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Le abitudini più bizzarre di alcuni dei più grandi geni della storia

Tutti abbiamo alcune manie che spesso ci vergogniamo di mostrare in pubblico. Anche alcune delle più grandi menti della storia avevano della abitudini piuttosto singolari, che esibivano però senza preoccuparsene

Di Emma Zannini
Pubblicato il 11 Dic. 2017 alle 12:06 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:34

Tutti abbiamo alcune manie che spesso ci vergogniamo di mostrare in pubblico, ma che non possiamo fare a meno di mettere in pratica e assecondare, perché fanno parte di noi.

Anche alcune delle più grandi menti della storia avevano della abitudini piuttosto singolari, che esibivano però senza preoccuparsene. Eccone alcune:

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Pitagora

Pitagora fu uno dei filosofi e matematici più influenti dell’antichità, nonché uno dei primi vegetariani. C’era però un cibo che, nonostante non contenesse carne, non poteva in alcun modo tollerare: fagioli e legumi. Li detestava a tal punto che proibì a tutti i propri seguaci di mangiarli e toccarli.

Non è chiaro se fosse per motivi di salute.

Ludwig van Beethoven

Beethoven, musicista fra i più celebri al mondo, componeva la propria musica in modo non convenzionale.

Solitamente amava comporre mentre si lavava, per cui secondo alcune fonti spesso si versava addosso un secchio pieno di acqua per poter continuare il proprio lavoro.

Honoré de Balzac

Balzac è uno dei maggiori scrittori francesi, la cui La Comédie Humaine è una pietra miliare della letteratura francese.

L’autore aveva una dipendenza dal caffè: ne beveva circa cinquanta al giorno, una quantità pericolosa. Una volta riuscì a lavorare quarantotto ore consecutive, proprio grazie all’aiuto del caffè.

Igor Stravinsky

Il compositore russo Stravinsky è un’altra figura celebre con una strana abitudine creativa. Ogni mattina restava in equilibrio sulla testa per quindici minuti. Apparentemente, le ragioni dietro questa bizzarra mania riguardavano l’esigenza di “schiarire il cervello”.

Leonardo Da Vinci

Leonardo, il genio del Rinascimento italiano, dormiva seguendo la tecnica del ciclo polifasico, che prevede piccoli sonnellini durante l’arco della giornata, piuttosto che un’unica fase di sonno.

Anche Thomas Edison si riposava con il sonno polifasico.

Nikola Tesla

L’inventore serbo-americano Nikola Tesla aveva diverse abitudini particolari. Innanzitutto preferiva dormire solo due ore a giorno. Si dice anche che prima di coricarsi tirasse le proprie dita dei piedi per cento volte, perché credeva che ciò incrementasse il lavoro delle cellule cerebrali.

Oltre a questo adorava la compagnia dei piccioni, ma odiava i gioielli.

Agatha Christie

Autrice di Assassinio sull’Orient Express, Agatha Christie è una delle scrittrici di romanzi gialli più amate, ma non riusciva a lavorare seduta in un ufficio o su una scrivania.

Scriveva ovunque le venisse l’ispirazione, da un tavolo in cucina ad una stanza d’albergo. Molto spesso iniziava a scrivere storie ancora prima di averne la trama in mente.

Albert Einstein

Di eccentricità Einstein ne aveva molte. Da bambino, ebbe uno sviluppo lento e faticò ad imparare a parlare: secondo lui questo gli permise di contemplare questioni più universali, arrivando a delineare le proprie teorie.

Una volta adulto, le strane abitudini aumentarono: lasciava crescere moltissimo i propri capelli per evitare i parrucchieri e non usava calzini perché li credeva inutili.

Il suo chauffeur disse anche di averlo visto mangiare una cavalletta viva.

Friedrich Nietzsche

Nietzsche è uno dei più importanti filosofi europei, le cui opere hanno influenzato moltissimo il pensiero odierno. Tutto il suo lavoro l’ha svolto in piedi, e ammoniva chiunque non facesse altrettanto.

Una volta chiamò l’amico Gustave Flaubert un “nichilista” per essersi rilassato mentre lavorava.

Charles Dickens

Secondo diverse fonti lo scrittore Charles Dickens era un vero perfezionista. Detestava avere anche un singolo capello fuori posto, e si pettinava ossessivamente più volte durante l’arco della giornata.

Dettava anche le proprie opere ad un assistente per poi rivedere le frasi più volte, a tal punto che gli esperti hanno ipotizzato potesse soffrire di una forma di disordine ossessivo-compulsivo.

A Dickens piaceva inoltre che nel suo studio ci fossero sempre un vaso di fiori, un grande foglio di carta, un coltello, una foglia dorata con un coniglio appollaiato sopra e una statuetta di bronzo raffigurante due grossi rospi che brandiscono spade.

Jane Austen

Jane Austen è un’autrice famosa in tutto il mondo e i suoi romanzi sono diventati film e serie tv di successo.

Mentre lavorava detestava che qualcuno desse una sbirciata alla sua opera prima che fosse completata, e si assicurava che la porta della propria camera fosse scricchiolante, così da poter sentire chiunque tentasse di entrare nella sua stanza.

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