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    Yemen, ospedale di Msf colpito dai bombardamenti a Mocha: “Poteva essere un massacro”

    Il compound dell'ospedale di Mocha. Credits: Msf

    La struttura, aperta nel 2018, fornisce cure chirurgiche d’urgenza ai pazienti feriti a causa del conflitto

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 8 Nov. 2019 alle 10:50 Aggiornato il 8 Nov. 2019 alle 10:54

    Yemen, ospedale di Msf colpito dai bombardamenti a Mocha

    Mercoledì 6 novembre un ospedale gestito da Medici Senza Frontiere (Msf) a Mocha, in Yemen sudoccidentale, è stato parzialmente distrutto durante un attacco aereo che ha colpito gli edifici circostanti, tra cui un deposito militare.

    Non ci sono state vittime, e sia lo staff che i pazienti sono stati evacuati, per lo staff di Msf si è trattato solo di fortuna.

    È stata solo fortuna che nessun paziente o membro dello staff siano rimasti feriti nell’attacco. Poteva essere un massacro” dice Caroline Seguin, responsabile dei programmi di Msf in Yemen.

    La maggior parte dei pazienti stabili in cura all’ospedale ha potuto lasciare l’area in modo autonomo, mentre alcuni pazienti critici, tra cui due bambini appena nati, sono stati trasferiti in un altro ospedale in città.

    Ma la struttura è stata gravemente danneggiata dalle esplosioni e dal fuoco divampato dopo l’attacco: la Ong fa sapere che la farmacia è stata incendiata e gli uffici sono stati distrutti, mentre devono ancora essere valutati i danni agli edifici tecnici, tra cui quello che ospitava il generatore di corrente. Le finestre dell’ospedale si sono frantumate per la potenza delle esplosioni.

    Le attività mediche nell’ospedale sono state sospese e parte dell’équipe verrà trasferita ad Aden.

    “Con l’ospedale fuori uso, tutte le persone nell’area sono rimaste prive di cure mediche fondamentali, spesso salvavita”, afferma Seguin.

    “La localizzazione dell’ospedale era stata preventivamente comunicata a tutte le parti in conflitto e alle autorità ed era ben nota a tutti gli attori nell’area da quando è stato aperto l’ospedale, nell’agosto 2018” scrive lo staff di Msf in un comunicato. Ma, a differenza di quanto richiesto, le parti in conflitto non hanno preso tutte le misure necessarie per salvaguardare le strutture mediche.

    L’ospedale di Mocha, aperto nel 2018, fornisce cure chirurgiche d’urgenza ai pazienti feriti a causa del conflitto o per altre emergenze chirurgiche, come i tagli cesarei in caso di parti con complicanze.

    La struttura, che ospita 35 posti letto, è l’unico ospedale civile a fornire gratuitamente questi servizi medici nell’area di Mocha.

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