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    Wikileaks, condannato l’ex informatico della Cia: diede file riservati ad Assange

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 14 Lug. 2022 alle 12:38 Aggiornato il 14 Lug. 2022 alle 12:43

    È stato condannato da una giuria federale di Manhattan Joshua Schulte, l’ingegnere informatico della Central Intelligence Agency (Cia) accusato di aver provocato “uno dei più audaci e dannosi atti di spionaggio nella storia americana”, secondo il procuratore Damian Williams. L’ingegnere ha causato la più grande fuga nella storia di documenti riservati dell’intelligence sul sito web Wikileaks, nota con il nome di “Vault 7”. Il dossier è stato diffuso a puntate dal sito fondato da Julian Assange a partire dal 7 marzo 2018.

    Una settimana dopo la prima pubblicazione dei file, le autorità hanno perquisito l’appartamento di Schulte a Manhattan a New York perché sospettato di diffondere informazioni sulla difesa nazionale. Schulte era già stato arrestato nel 2017 dopo che Wikileaks aveva pubblicato una serie di documenti confidenziali che spiegavano i metodi segreti utilizzati dalla Cia per accedere ai computer di sospetti terroristi e governi stranieri.

    I problemi tra la Cia e l’ingegnere risalgono al 2015. L’agenzia americana voleva rivolgersi a un “contractor” per la realizzazione di uno strumento che Schulte stava già costruendo. Questo ha portato l’informatico a rubare il programma e a trasferirlo a Wikileaks, cancellando ogni traccia. Nel 2016, quindi, le dimissioni dalla Cia dopo dieci anni di lavoro nell’agenzia di spionaggio.

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