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    Il volo precipitato in Colombia era rimasto senza carburante

    Il pilota dell'aereo che trasportava anche i giocatori della squadra brasiliana Chapecoense aveva lanciato l'allarme per avaria elettrica totale e assenza di carburante

    Di TPI
    Pubblicato il 1 Dic. 2016 alle 08:22 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:48

    La tragedia del volo precipitato vicino Medellín lunedì 28 novembre, costata la vita a 71 persone, tra cui 19 giocatori della squadra di calcio brasiliana Chapecoense, è stata causata dalla fine del carburante. L’aereo della compagnia boliviana Lamia non aveva più elettricità a bordo e si stava preparando per un atterraggio di emergenza.

    A rivelarlo è la registrazione delle ultime parole del pilota, il boliviano Miguel Quiroga, che ha lanciato l’allarme all’operatrice della torre di controllo dell’aeroporto di Medellín. “Signorina, Lamia 933 è in avaria totale, avaria elettrica totale, senza carburante”, recita l’audio diffuso dai media colombiani. Il pilota aveva chiesto poco prima la priorità di atterraggio per lo scarso carburante.

    Solo sei passeggeri dei 77 che si trovavano a bordo sono sopravvissute all’incidente. Oltre a tre giocatori della squadra brasiliana, si sono salvati anche un giornalista e due membri dell’equipaggio, entrambi boliviani. Uno di loro, il tecnico di volo Erwin Tumiri, ha riferito di essersi strettamente attenuto alla procedura di sicurezza.

    “Molti passeggeri si sono alzati dai loro sedili e hanno iniziato a urlare”, ha detto Tumiri a una radio colombiana. “Ho messo la borsa tra le gambe e mi sono rannicchiato nella posizione fetale”.

    Anche il portiere della Chapecoense, Jackson Follmann, è sopravvissuto e i medici hanno riferito che si sta riprendendo dall’amputazione della gamba destra. Il difensore Helio Neto ha riportato numerosi traumi e rimane in terapia intensiva. Alan Ruschel, difensore, ha subito un intervento alla colonna vertebrale.

    In un primo momento i media hanno riportato che le persone a bordo erano 81. Successivamente è stato precisato che si trattava di 77 tra passeggeri e membri dell’equipaggio.

    La Chapecoense avrebbe dovuto contendersi con l’Atlético National di Medellín la finale della Coppa sudamericana, la partita più importante della sua storia.

    Un team di investigatori brasiliani si è unita ai colleghi brasiliani per verificare il contenuto delle scatole nere. Anche Bolivia e Regno Unito invieranno esperti per aiutare le ricerche e verificare le responsabilità.

    La piccola compagnia boliviana Lamia è di proprietà di Ricardo Albacete, un uomo d’affari venezuelano, con un passato come politico di sinistra. Aveva creato una compagnia aerea con lo stesso nome in Venezuela nel 2010, senza mai ricevere la licenza per il volo nel paese.

    (I giocatori della Chapecoense che non si trovavano sul volo rendono un tributo ai colleghi rimasti uccisi nell’incidente aereo,  a Chapeco, in Brasile. Credit: Ricardo Moraes)

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