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    Chi sono alcune delle vittime dell’attacco di Nizza

    Bambini, adulti, residenti e turisti sono morti sul lungomare della città francese, celebre meta turistica colpita duramente dall'attacco

    Di TPI
    Pubblicato il 15 Lug. 2016 alle 16:00 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:43

    Bambini e adulti, residenti e turisti sono stati uccisi nell’attacco sul lungomare di Nizza, durante i festeggiamenti per l’anniversario della presa della Bastiglia. Al momento sono 84 le vittime e 188 i feriti, di cui 50 versano in condizioni gravissime. 

    Abbiamo raccolto qui alcune delle loro storie: 

    La prima a essere falciata dal camion bianco guidato da Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31enne franco-tunisino, e a morire sull’asfalto del lungomare di Nizza è stata lei, Fatima Charrihi, originaria del Marocco ma residente nella città francese. 

    A ricordarla è il figlio Hamza, di 28 anni. Sua madre è morta lì sulla Promenade Des Anglais la sera del 14 luglio, mentre si festeggiava l’anniversario della presa della Bastiglia.

    “Quello che posso dire di lei è che indossava il velo islamico e praticava il vero islam, che non è quello dei terroristi”, sottolinea Hamza mentre fa compagnia a suo padre, entrambi ospiti presso il Muc, il centro dell’università del Mediterraneo di Nizza, trasformato in un rifugio temporaneo per i parenti delle vittime. 

    L’edificio, che si affaccia proprio sul lungomare, è protetto dalla polizia. 

    Con gli occhi rossi, una coperta avvolta sulle spalle, Hamza ha accettato di raccontare all’Express la sua tragedia personale e di ricordare la madre morta poche ore prima. “Lei è stata la prima vittima. Non c’erano altri corpi prima che il camion aumentasse la velocità e proseguisse la sua folle corsa”. 

    Fatima Charrihi aveva altri sette figli. Il marito Ahmed era andato a prendere la macchina per fare poi rientro a casa, una volta finito lo spettacolo pirotecnico. Si trovava a 50 metri dalla moglie, quando il veicolo l’ha travolta, continuando la sua folle corsa e piombando sulla gente e sulle cose che stavano lì intorno.

    La donna in quel momento si trovava con i suoi nipoti quando è stata investita. Inutili i tentativi di rianimarla. “Mio fratello ci ha tentato in ogni modo, ma inutilmente. Lei è deceduta sul posto”, ha raccontato ancora Hamza. 

    – Bilel Labaoui aveva 29 anni ed era di Kasserine, in Tunisia. La sua morte è stata confermata dal ministero degli Esteri tunisino, ma la notizia è stata diffusa dal sito della radio in lingua araba Mosaique Fm.

    – Viktoria Savchenko, studentessa russa di 20 anni, stava passeggiando sulla Promenade des Anglais quando è stata falciata dal camion bianco. Frequentava la prestigiosa Financial University a Mosca. A raccontare della tragica fine della ragazza, la sua amica Polina Serebryannikova che si trovava insieme a lei sul lungomare. Victoria è morta sul colpo, mentre l’amica è riuscita a salvarsi nonostante qualche lieve ferita. “Abbiamo visto il camion che camminava in una strana traiettoria. Siamo state investite, ma io sono riuscita a salvarmi. Sono stata trasportata in ospedale con le dita di un piede rotte e una gamba gonfia”. 

    (Qui sotto Polina Serebryannikova a sinistra e Viktoria Savchenko, a destra. Quest’ultima è morta sul colpo)


    – Robert Marchand, 60 anni e residente nella Saona e Loira, dipartimento francese della Borgogna-Franca Contea. Era il presidente e allenatore di atletica leggera del Club Marcigny, città da cui proveniva. Sposato e con una figlia, era “un uomo appassionato, che aveva portato la squadra di atletica ai più alti livelli”, ha commentato Louis Poncet, sindaco della città di Marcigny.

    – Linda Casanova, 54 anni, viveva in Canton Ticino e avrebbe compiuto gli anni ad agosto. Era in vacanza in Costa Azzurra con il marito Gilles, cittadino francese. Giovedì sera la coppia si trovava sul lungomare di NIzza quando è stata investita dal camion: la donna è morta sul colpo, mentre l’uomo è stato sbalzato via ma è riuscito a cavarsela. La vittima era ispettrice doganale al Vedeggio. A riferire della morte di Linda il fratello, contattato da alcuni media locali. 

    (Qui sotto Linda Casanova)


    – Tre persone provenienti dalla Germania mancano all’appello, secondo quanto riferiscono i funzionari berlinesi. Un rapporto non confermato ha reso noto che tre classi di una scuola di Berlino si trovavano sul lungomare nel momento in cui è avvenuto l’attacco. Un insegnante e due bambini sarebbero tra le vittime. 

    Due cittadini americani, Sean Copeland e suo figlio Brodie sono rimasti uccisi giovedì sulla Promenade Des Anglais. Brodie faceva parte di una squadra di baseball in Texas. 

    – Due cittadini armeni sarebbero tra le vittime. A confermarlo il ministero degli Esteri dell’Armenia. 

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