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    Think Different: il video con cui Steve Jobs ha conquistato il mondo

    Il 24 febbraio 1955, sessantuno anni fa, nasceva il fondatore di Apple, creatore di alcuni fra gli oggetti più utilizzati degli ultimi decenni nel campo della tecnologia

    Di TPI
    Pubblicato il 24 Feb. 2016 alle 13:58 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:15

    Il 24 febbraio 1955 nasceva a San Francisco Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, nonché creatore di alcuni degli oggetti più utilizzati degli ultimi decenni nel campo della tecnologia.

    Dato in adozione dai suoi genitori naturali ai coniugi Jobs immediatamente dopo la nascita, ebbe la sua più grande intuizione nel 1976, quando con l’amico Steve Wozniak fondò la Apple, la cui prima sede fu il garage dei suoi genitori.

    L’azienda nel corso degli anni si affermò come una delle compagnie più note e remunerative della Silicon Valley, e nonostate per circa un decennio, dal 1985 al 1997, Jobs ne fu allontanato, il suo nome è comunque associato ai più grandi successi di Apple. 

    Dal computer Apple Macintosh all’iPod, dall’iMac all’iPhone, sono diversi i prodotti che hanno fatto sì che moltissimi lo abbiano negli ultimi anni venerato come uno dei più grandi visionari della nostra epoca. 

    Jobs è morto il 5 ottobre 2011 a causa di un cancro che lo affliggeva da diversi anni, ma resta viva la sua leggenda di creativo sognatore e anticonformista, in grado di guardare più lontano dei suoi contemporanei.

    Anche per questo, le parole dello spot pubblicitario che Apple diffuse nel 1997 proprio al ritorno di Jobs a capo dell’azienda, intitolato Think Different, sembrano in qualche modo anche un ritratto della sua figura.

    Lo spot fu recitato nella versione italiana dal premio Nobel Dario Fo, e questo è il testo che lo accompagna:

    “Questo film lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai
    ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro
    non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo
    status quo.

    Potete citarli, essere in disaccordo con loro, potete glorificarli
    o denigrarli, ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli. Perché
    riescono a cambiare le cose. Perché fanno progredire l’umanità.

    E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo
    il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter
    cambiare il mondo, lo cambiano davvero”.

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