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    Un video dell’Isis dimostrerebbe che padre Dall’Oglio è vivo

    La confessione di un jihadista pentito riaccende le speranze per la sorte del religioso rapito in Siria nel 2013 dagli estremisti islamici

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Giu. 2016 alle 13:48 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:08

    Padre Paolo Dall’Oglio, il religioso gesuita di cui si sono perse le tracce dopo il suo rapimento in Siria nel luglio del 2013 da parte di un gruppo di estremisti islamici, potrebbe essere ancora vivo. La speranza è stata riaccesa da un’inchiesta del quotidiano francese Le Monde.

    Sulla base di una confessione rilasciata da un cittadino di nazionalità siriana che vive in Francia, il cui nome è Saleh A., le autorità francesi hanno sventato un imminente attacco terroristico previsto a Dusseldorf, in Germania e hanno arrestato tre suoi ex-complici.

    L’uomo ha rivelato alla polizia di aver ricevuto dall’Isis l’ordine di recarsi a Roma per trattare con un certo “Carlos” la vendita di un video in cui ci sarebbe la prova che padre Dall’Oglio è vivo. 

    Secondo le indagini, per finanziare il suo viaggio a Roma Saleh sarebbe stato incaricato di recuperare una busta con all’interno del denaro, custodita da un barbiere nel 18esimo arrondissement parigino. Una volta arrivato su luogo, l’uomo non avrebbe trovato alcunché e due giorni dopo, il primo febbraio, ha deciso di costituirsi alla polizia francese. 

    Dopo le prime confessioni, gli investigatori tedeschi ai quali i colleghi di Parigi avevano trasmesso le informazioni, hanno raccolto prove nei confronti della cellula dormiente in Germania alla quale Saleh diceva di appartenere e giovedì 2 giugno hanno fatto scattare il blitz.

    Saleh e i suoi ex complici, secondo la polizia, si sono uniti al sedicente Stato islamico nella primavera del 2014 e hanno fatto rientro in Europa attraverso la Grecia tra il marzo e il luglio dell’anno scorso.

    In Siria Saleh avrebbe combattuto a fianco del gruppo estremista al Nusra, legato ad al Qaeda, prima di passare all’Isis. Stando alla testimonianza dell’uomo, sarebbe stato un agente della polizia segreta del sedicente Stato islamico a informarlo della presenza di un video su padre Dall’Oglio, e gli avrebbe poi dato delle istruzioni sulle trattative da avviare. 

    La ricostruzione fatta dal presunto jihadista a partire dal momento in cui è giunto in Europa sino alla decisione di costituirsi è stata verificata punto per punto, alimentando la speranza che padre Dall’Oglio sia ancora in vita. 

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