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    Siria, il vademecum per i combattenti dello Stato Islamico: “Scappate nel deserto, lì potrete riorganizzarvi”

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 21 Mar. 2019 alle 15:32 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:14

    “Scappate nel deserto della Siria. Non fidatevi di nessuno e se ve lo chiedono, rispondete che siete a caccia di tartufi“. Queste le linee guida scritte su un vademecum diffuso da Al-Muhajireen Foundation e trovato su Telegram dal Terrorism Research & Analysis Consortium (TRAC).

    Tale produzione rientrerebbe tra quelle pro-Is, Isis-linked group o Isis-aligned group e sembrerebbe non esserci nessun tipo di collegamento tra i media operative del nucleo centrale dell’organizzazione terroristica ed i simpatizzanti dei gruppi pro-Is.

    Al-Muhajireen Foundation, comunque, è una sigla pro-Is ed è attiva dall’inizio dello scorso anno nella produzione di vademecum e testi che contengono avvisi di sicurezza, elogi ai foreign fighters: alcuni esempi sono “Be aware of Apostates” o “The evil ways are exposed”.

    Le parole contenute in queste produzioni, comunque, non hanno niente a che vedere, a livello di linguaggio utilizzato, con i testi religiosi e la loro complessità, la quale viene invece ritrovata in altre produzioni non ufficiali dello Stato Islamico.

    Al-Muhajireen Foundation, che si definisce un’organizzazione internazionale che nasce con l’obiettivo di proteggere i fratelli combattenti, ha lanciato il suo sito il 15 maggio 2018, si occupa anche di tradurre i contenuti in sei lingue.

    “L’esercito Nusayri (questo il termine con cui, in modo dispregiativo, vengono chiamati gli alauiti) è stato mobilitato in forze, moltiplicando i controlli nel deserto della Siria, per arrestare i Mujahideen dello Stato islamico”, si legge sul vademecum, che poi continua con un elenco di istruzioni pratiche su come evitare i pericoli e, soprattutto, riorganizzarsi in vista della caduta di Baghouz in Siria:

    “Consigliamo quanto segue ai nostri fratelli che si addentrano nel deserto: vestite in modo simile a quanti vivono nel deserto o come i pastori di queste zone; per giustificare la vostra presenza nel deserto, dite che siete a caccia di tartufi, oppure dite che siete alla ricerca del bestiame smarrito. Prestate cautela a qualsiasi tipo di interazione con la popolazione. Tra di loro ci sono molti che lavorano con le agenzie di intelligence dell’esercito Nusaryri e con gli atei curdi. Il deserto è il posto più sicuro dove stare, lontano dagli occhi delle armate apostate. Nel deserto potrete raggrupparvi e riorganizzare i ranghi. Chiediamo ad Allah che lo Stato islamico possa prevalere sui nemici”.

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