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    Usa, polizia spara a un 13enne autistico che aveva una crisi: è grave

    Era stata la madre a chiamare i poliziotti perché il ragazzo aveva dato in escandescenze quando la donna era dovuta tornare al lavoro per la prima volta dopo quasi un anno

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 09:23 Aggiornato il 9 Set. 2020 alle 09:28

    Linden Cameron, un ragazzo di 13 anni che soffre di autismo, è rimasto gravemente ferito dopo che la polizia di Salt Lake City, nello Utah, gli ha sparato mentre il ragazzo stava avendo una crisi venerdì scorso. A chiamare il 911 era stata proprio la madre del giovane, Golda Barton, perché al rientro dal lavoro aveva trovato il figlio in preda a una crisi nervosa, probabilmente scatenata dal suo improvviso allontanamento. La donna, infatti, era dovuta tornare al lavoro per la prima volta dopo quasi un anno d’interruzione forzata per via della pandemia.

    Golda non è riuscita a calmare il figlio e ha chiamato il numero d’emergenza, sperando che fosse ricoverato in ospedale. Quando ha visto gli agenti, tuttavia, Linden si è agitato ancora di più. La situazione è precipitata quando il 13enne è scappato e uno degli agenti ha aperto il fuoco, colpendolo a spalla, intestino, vescica e caviglia.

    “Gliel’ho detto (ai poliziotti), ‘guardate, è disarmato, non ha nulla, si è solo arrabbiato e ha cominciato a urlare, è un ragazzino, sta cercando di ottenere attenzione'”, ha dichiarato la donna a una tv locale.  Il portavoce delle forze dell’ordine locali, Keith Horrocks, ha riferito di una “minaccia di un’arma” ma ha dovuto ammettere che non è stata trovata. “È un ragazzino, perché non l’hanno placcato?”, ha chiesto la madre. “Li ho raggiunti mentre lo portavano via e non mi hanno nemmeno detto se mio figlio era vivo o morto”, ha detto. Ora il ragazzo è ricoverato in ospedale in condizioni gravi ma non sarebbe in immediato pericolo di vita.

    L’episodio è avvenuto pochi giorni dopo la notizia che un 30enne afroamericano con problemi psichiatrici, Daniel Prude, è morto per asfissia dopo essere stato fermato e incappucciato dalla polizia per le strade di Rochester, sobborgo alle porte di New York. Nei mesi scorsi, le azioni violente della polizia, in particolare contro le persone di colore, sono state fortemente contestate dal movimento antirazzista Black Lives Matter, con migliaia di persone che sono scese in strada. Ora a far scoppiare la polemica è il nuovo caso che riguarda Linden Cameron, che è bianco, ma questo non ha impedito ai poliziotti di fare fuoco.

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