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    Mostra il passaporto, la data di nascita è 1896: è l’uomo più vecchio del mondo

    Si chiama Swami Sivananda e ha 123 anni

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 8 Ott. 2019 alle 19:03

    L’uomo più vecchio del mondo è nato nel 1896

    È arrivato in aeroporto, si è sottoposto ai controlli di routine e ha sbalordito tutti, un uomo indiano originario di Behala, quando ha mostrato il suo passaporto: il suo anno di nascita è il 1896 e se quella data dovesse essere vera, Swami Sivananda – questo il nome dell’anziano – sarebbe l’uomo più vecchio del mondo con i suoi 123 anni di vita sulle spalle.

    Sivanada, come si legge sui media , è nato a Behala, località a sud-ovest di Calcutta nello stato indiano del Bengala occidentale. Qui ha perso i genitori quando era molto piccolo ed è stato affidato e allevato da un guru.

    Quando le persone si stupiscono della sua età, lui risponde che deve tutto allo yoga e a uno stile di vita particolarmente rigido: cibo insipido e senza spezie e celibato assoluto.

    Swami Sivananda era in volo verso Londra, ma dopo la partenza a Calcutta, ha dovuto fare scalo ad Abu Dhabi. È qui che gli addetti ai controlli dell’aeroporto degli Emirati Arabi hanno notato la sua straordinaria età.

    Nessuna sicurezza al momento sulla veridicità della sua data di nascita: gli unici documenti di cui Swami Sivananda è in possesso sono custoditi nel tempio in cui è cresciuto ed è difficile verificarne l’autenticità.

    Se quella data fosse vera, Swami Sivananda sarebbe la persona più anziana della terra. Prima di lui, il record era spettato a una donna francese: si tratta di Jeanne Calment, deceduta nel 1997 alla veneranda età di 122 anni e 167 giorni. Un bel risultato, che, però, l’anziano indiano avrebbe superato da un po’, visto che il suo 123esimo compleanno sarebbe stato festeggiato l’8 agosto scorso.

    Dal canto suo, Sivananda ripete che la sua longevità è da attribuirsi tutta alla disciplina: “La disciplina è la cosa più importante nella vita. Con la disciplina nel regime alimentare, nell’esercizio e nel controllo dei desideri sessuali si può conquistare qualsiasi risultato”.

    “Sono nato nella miseria, non ho mai preteso molto nella vita. Oggi le persone sono infelici, malate e disoneste. Questo mi fa molto male”, ha aggiunto ancora Swami Sivananda. “Vorrei che le persone fossero felici, che stessero bene e in pace”, ha continuato.

    Presto Swami Sivananda entrerà nel libro dei Guinnes dei Primati, ma intanto in India è già una celebrità: concede interviste e fa conferenze stampa sulla sua vita. In tanti voglio sentire quello che ha da dire per carpire il segreto di quella longevità.

    Ma la ricetta l’ha detta già: pollo insipido, pane integrale e niente sesso.

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