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    Ungheria, una legge costringerà le donne ad ascoltare il battito del feto prima di abortire

    Di Piera Rocco
    Pubblicato il 14 Set. 2022 alle 20:50

    Ungheria, una legge costringerà le donne ad ascoltare il battito del feto prima di abortire

    Un’altra misura repressiva contro le donne che scelgono di abortire è stata adottata in Ungheria. Il Parlamento ha approvato un decreto firmato dal ministro dell’Interno Sandor Pinter in base al quale i medici, prima di eseguire l’aborto, dovranno presentare alla donna una dimostrazione “chiaramente identificabile delle funzioni vitali del feto”. Nel paese di Orban le donne che abortiscono, per legge, sono esclusivamente donne rimaste incinte in conseguenza ad un reato o un violenza sessuale, in pericolo di vita, portatrici di un embrione con handicap fisico grave, o in situazione sociale insostenibile. Oltre a trovarsi in almeno una di queste situazioni difficili, da oggi saranno sottoposte a un “trauma” ulteriore, secondo il portavoce di Amnesty International Aron Demeter.

    Nel 2012 il governo di Fidesz, il partito di Orban, ha già vietato l’aborto medico (cioè tramite pillola abortiva), lasciando le donne senza alternative all’aborto chirurgico, molto più traumatico. L’entrata in parlamento ad aprile del partito di estrema destra Mi Hazank (Nostra Patria) sembra aver spinto il governo a compiacere gli ambienti ultra conservatori, con misure ancora più ambiziose.

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