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    Uganda, leopardo si mangia un bambino di tre anni: lo scheletro del piccolo ritrovato il giorno dopo

    Uganda, un leopardo si mangia un bambino di tre anni

    Il tragico fatto è avvenuto in un parco nazionale dello stato africano. Le autorità stanno dando la caccia al leopardo per evitare che uccida di nuovo

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 8 Mag. 2018 alle 08:47 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:19

    Un leopardo si è mangiato vivo il figlio di tre anni di una guardia forestale in un popolare parco nazionale in Uganda, il Queen Elizabeth National Park.

    L’assurdo e tragico fatto è accaduto in un capanno vicino alla riva del lago Eduardo, uno dei grandi laghi africani situato al confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo, nella serata di venerdì 4 maggio 2018.

    L’animale ha attaccato il bambino – il cui nome è Elisha Nabugyere – ingoiando alcune parti del suo corpo. Le autorità ugandesi hanno recuperato il cranio del piccolo il giorno seguente, e stanno ora cercando di catturare il leopardo prima che possa uccidere di nuovo.

    “Una volta che un leopardo ha mangiato carne umana, diventa ancora più pericoloso, perché può essere tentato dal farlo nuovamente”, ha detto il portavoce dell’Uganda Wildlife Authority (l’autorità governativa che si occupa della tutela della fauna selvatica), Bashir Hangi, al quotidiano britannico Independent.

    Il bambino di 3 anni era stato affidato a una baby sitter, mentre il padre stava svolgendo le sue normali funzioni di guardia forestale. I due si trovavano nel quartier generale del personale dell’Uganda Wildlife Authority presso il Queen Elizabeth National Park, quando il leopardo li ha attaccati intorno alle 19.30.

    “La bambinaia – ha detto Bashir Hangi – ha sentito il piccolo urlare aiuto. È intervenuta, ma era troppo tardi: il leopardo era svanito tra i cespugli e con lui il corpo del bambino”.

    “Abbiamo dato il via alle ricerche, fino a che, il giorno dopo, non abbiamo trovato il cranio del bambino”. Il padre del ragazzo, Francis Nabugyere, ha riferito a The Kampala Post che i resti di suo figlio gli sono stati presentati in una bara per la sepoltura.

    La scorsa settimana in Sudafrica un regista di 47 anni, Carlos Carvalho, è stato ucciso da una giraffa mentre girava le scene di un film.

    Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, Carvalho stava girando alcuni primi piani delle zampe di una giraffa di nome Gerald, quando l’animale ha cominciato a dimenarsi e lo ha colpito alla testa con il collo.

    Drikus Van Der Merwe, un membro dello staff, ha raccontato così al quotidiano britannico Telegraph la dinamica dell’incidente:

    “Abbiamo iniziato a scattare primi piani della giraffa, che non ci sembrava minacciosa, poi mentre Carlos stava guardando attraverso la macchina fotografica, la giraffa Gerald ha girato il collo e lo ha colpito sulla testa. È successo in un attimo e Carlos non l’ha nemmeno vista arrivare. Non era consapevole del pericolo”

    “Mi sono accorto subito che Carlos aveva perso conoscenza. Sapevo che aveva un grave trauma cranico, ma non avrei mai pensato che sarebbe morto”.

    Il regista è stato subito trasportato in aereo all’ospedale Milpark, ma è morto sabato 5 maggio a causa delle ferite riportate.

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