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    Migranti: Ue deferisce Ungheria a Corte Giustizia per legge stop-Soros

    Il provvedimento rende illegale aiutare i migranti irregolari che cercano di ottenere asilo

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 25 Lug. 2019 alle 14:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:13

    Migranti: Ue deferisce Ungheria a Corte Giustizia per legge stop-Soros

    La Ue deferisce l’Ungheria alla Corte di Giustizia per la legge anti migranti soprannominata stop-Soros.

    A comunicarlo è stata una portavoce della Commissione europea, la quale ha spiegato che “nel luglio del 2018 era stata inviata una lettera alle autorità ungheresi riguardo questa legge, chiamata la legge stop-Soros che criminalizza le attività a sostegno dei richiedenti asilo”.

    La risposta del premier ungherese Orban, però, è stata ritenuta “non soddisfacente” e per questo motivo “la Commissione ha inviato un avviso motivato a gennaio 2019 e dopo aver analizzato la risposta delle autorità ungheresi ha deciso di riferire l’Ungheria alla Corte”.

    Approvata dal Parlamento ungherese lo scorso 22 giugno, la legge stop-Soros rende illegale aiutare i migranti irregolari che cercano di ottenere asilo nel paese.

    La legge, inoltre, rende punibile la stampa di volantini con informazioni utili per i richiedenti asilo, così come offrire loro cibo o consigli legali.

    La pena prevista va da pochi giorni fino ad un anno di carcere e serve a fermare chi cerca di far entrare nel paese gli immigrati e di aiutarli ad ottenere il permesso di asilo.

    La Stop Soros Act rimarca l’antipatia del governo Orban nei confronti del magnate George Soros, accusato di incoraggiare l’immigrazione musulmana in Europa.

    Soros, ungherese di nascita, ha sempre respinto questa accusa e nel 2018 ha deciso di chiudere la sede della sua fondazione che finanzia le organizzazioni non governative, spostando gli uffici in Giappone.

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