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    Ucraina, la testimonianza di Anna per Save The Children: “Spero che il silenzio tra i bombardamenti duri il più a lungo possibile”

    Credit: Save The Children
    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 26 Feb. 2022 alle 15:22 Aggiornato il 26 Feb. 2022 alle 15:34

    Una testimonianza molto forte quella di Anna (nome di fantasia), raccolta da Save The Children dall’Ucraina, in questi giorni drammatici di guerra. A parlare (qui è possibile ascoltare l’audio) è una ragazza di 16 anni che vive nei pressi della contact line. “Gli ultimi giorni sono stati molto caotici, soprattutto il 24 febbraio. Ci siamo svegliati alle 5 del mattino a causa degli spari e delle esplosioni, all’inizio non avevamo neanche capito se stesse succedendo nel nostro villaggio o altrove”, ha dichiarato Anna, che già in precedenza era stata supportata da Save the Children.

    “Nel giro di mezz’ora, siamo stati informati che il bombardamento era cominciato in una città vicina. Ci hanno detto che gli abitanti erano stati evacuati in un rifugio antiaereo e che, per motivi di sicurezza, anche noi dovevamo fare lo stesso: nasconderci in seminterrati, rifugi o zone sicure della casa, perché c’era un’alta probabilità che il bombardamento colpisse il nostro villaggio. Questo orrore è durato dalle 5 alle 9 del mattino”, continua Anna. “Al momento la nostra speranza è che il silenzio duri il più a lungo possibile e che non ci siano altri bombardamenti”, conclude la ragazza.

    I bambini e i ragazzi in Ucraina hanno già vissuto otto anni di conflitto, e oggi si trovano nuovamente a subire violenza, i bombardamenti e la fuga dalle loro case, quello che sta accadendo è troppo grave. Per questo Save the Children Italia ha aderito stamattina alla Manifestazione contro la guerra per un’Europa di Pace in corso a Roma indetta dalla Rete Italiana per la Pace e il Disarmo.

    “Assistere all’insorgere di un ennesimo conflitto che imprimerà un segno indelebile nella vita di molti bambini, rischiando di ucciderne tanti altri, è assurdo ed inaccettabile. Partecipiamo a questa manifestazione per chiedere con forza l’immediata cessazione delle ostilità, perché questo è l’unico modo per proteggerli dalla guerra e da ulteriori violazioni dei loro diritti.  L’escalation di violenze e i combattimenti, l’uso di armi esplosive, mettono a rischio la popolazione civile, le scuole e gli ospedali, esponendo i bambini a conseguenze gravissime per la loro vita e la loro sicurezza. Le parti in conflitto devono inoltre garantire il massimo accesso agli aiuti umanitari perché possano raggiungere loro e le loro famiglie che sono in grave pericolo e che vivono in condizioni estreme.” ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia.

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