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    Ucraina, Onu: “I negoziati per fermare la guerra sono ancora lontani”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 18 Ago. 2022 alle 19:16 Aggiornato il 18 Ago. 2022 alle 20:36

    “Negoziati concreti per fermare la guerra in Ucraina sono ancora lontani”. Lo ha affermato in un briefing il vice rappresentante del segretario generale delle Nazioni Unite, Farhan Haq. “Il segretario generale ha discusso gli sforzi per portare avanti la causa della pace, ma siamo ancora molto lontani dal momento in cui si potrà discutere gli sforzi per una completa cessazione delle ostilità“, ha aggiunto.

    Nella giornata di oggi si è tenuto a Leopoli un vertice trilaterale tra il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il presidente ucraino Volodymir Zelensky e il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, che secondo il premier ucraino ha rappresentato “un potente messaggio di sostegno da parte di un paese così importante”: durante l’incontro Ankara e Kiev hanno stretto un accordo per la ricostruzione dopo i danni della guerra.

    Ma il conflitto ancora in corso non accenna a fermarsi: resta alta la tensione nell’area di Zaporizhzhia, dove secondo la Russia l’Ucraina starebbe dispiegando forze e preparando attacchi di artiglieria. “Le truppe russe non hanno armi pesanti né sul territorio della centrale, né nelle aree circostanti. Ci sono solo unità di guardia”, ha precisato il ministero della Difesa russo in una nota. Eppure per Kiev il responsabile degli attacchi che si sono intensificati a partire dall’inizio di agosto contro la centrale nucleare è Mosca.

    Questa mattina intanto i raid russi hanno coinvolti la regione di Kharkiv, con un bilancio di 4 morti e 20 feriti secondo il governatore Oleg Synegubov, capo dell’amministrazione militare regionale. Sempre oggi la Russia ha annunciato di aver schierato aerei dotati di missili ipersonici all’avanguardia a Kaliningrad, l’exclave tra Polonia e Lituania al centro delle tensioni con l’Ue.

    “Come parte dell’attuazione di misure di deterrenza strategica aggiuntive, tre MiG-31 con missili ipersonici Kinjal sono stati ridispiegati nell’aeroporto di Chkalovsk nella regione di Kaliningrad”, ha affermato il ministero della Difesa russo in una nota. I tre velivoli formeranno un’unità di combattimento “operativa 24 ore al giorno”, ha aggiunto.

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