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    Ucraina, continuano gli attacchi contro le città. Zelensky: “Mosca vuole distruggere una diga, sarebbe una catastrofe”

    La centrale idroelettrica di Kakhovka nei pressi di Kherson. Credit: EPA/SERGEI ILNITSKY
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 21 Ott. 2022 alle 10:36

    Ucraina, continuano gli attacchi contro le città. Zelensky: “Mosca vuole distruggere una diga, sarebbe una catastrofe”

    Continuano i bombardamenti russi contro le città ucraine. Oggi nuove esplosioni sono state avvertite nella città di Kharkiv, in Ucraina nord-orientale, dove sei persone sono rimaste ferite. Il raid nella seconda città del paese, a lungo bombardata dalle forze russe nelle fasi iniziali del conflitto, avrebbe colpito un “oggetto di infrastruttura industriale”, secondo quanto dichiarato dal capo dell’amministrazione regionale, Oleh Synyehubov.

    Si tratterebbe dell’ennesima infrastruttura colpita negli scorsi giorni dalle forze di Mosca. Secondo il presidente ucraino Volodimir Zelensky, in poco più di una settimana le centrali elettriche del paese sono state colpite da oltre 300 attacchi russi, che hanno distrutto circa un terzo degli impianti. Dalle 7 di stamattina, il governo di Kiev ha iniziato a razionare le forniture di energia elettrica, chiedendo alla popolazione di prepararsi ai blackout. Ieri sera Zelensky ha anche accusato Mosca di voler distruggere una diga nella regione di Kherson, tra le quattro annesse alla Federazione Russa a settembre, allo scopo di fermare la controffensiva ucraina. Secondo il presidente ucraina le forze russe avrebbero già minato la diga, la cui distruzione provocherebbe “una catastrofe su larga scala”. “In caso di distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, il Canale della Crimea settentrionale finirà semplicemente per scomparire”. Il riferimento è al canale che trasporta acqua dalla regione di Kherson alla Crimea, chiusa dal governo ucraino nel 2014, dopo l’annessione della penisola alla Russia, e riaperto lo scorso marzo dopo l’invasione lanciata da Vladimir Putin.

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