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    Come un turista cinese è diventato un rifugiato in Germania per due settimane

    Un turista cinese cui era stato rubato il portafogli in Germania si è ritrovato a firmare una domanda di asilo e a passare quasi due settimane in un centro di accoglienza

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Ago. 2016 alle 08:53 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:13

    Un turista cinese al quale era stato rubato il portafogli mentre si trovava in vacanza in Germania si è ritrovato a presentare una domanda di asilo per poi finire in un centro destinato ai rifugiati a Dulmen, nel nordovest del paese.

    Mr L. ha 31 anni, è di Pechino e non parla altra lingua al di fuori del cinese mandarino.

    Si era recato in comune per denunciare il furto del suo portafogli, avvenuto nella cittadina turistica di Heidelberg, a metà strada tra Francoforte e Stoccarda, credendo che si trattasse di una centrale di polizia.

    In realtà non stava facendo altro che compilare un modulo per la domanda di asilo. Le autorità tedesche lo hanno così spedito al centro rifugiati di Dulmen, dove è rimasto per quasi due settimane.

    Mr L. ha passato 12 giorni da richiedente asilo, seguendo diligentemente le istruzioni che gli venivano impartite, consumando i pasti offerti al centro e ricevendo il piccolo stipendio che viene dato agli altri rifugiati per le necessità quotidiane.

    Seguendo le procedure, al turista cinese erano state prese le impronte ed era stato sottoposto a un esame clinico, ma agli operatori del centro di accoglienza qualcosa non tornava.

    Strideva con l’ambiente circostante innanzitutto per il suo abbigliamento elegante e curato. Tentava poi di raccontare la propria storia a chiunque prestasse orecchio continuando a chiedere che gli venisse restituito il passaporto, ma nessuno era in grado di comprenderlo.

    Poi, con l’aiuto di un ristoratore cinese locale che ha fatto da interprete, le autorità tedesche sono riuscite a fare luce sul surreale equivoco e a tirar fuori il turista dai meandri dell’inflessibile macchina burocratica tedesca.

    Dopo che l’inconveniente è stato risolto, “ci ha detto che l’Europa non era come se l’aspettava”, ha riferito Cristoph Shluetermann, direttore della Croce Rossa tedesca. “Cosa avreste detto voi se foste venuti in Europa e aveste passato 12 giorni dormendo in un letto da campeggio in un centro di accoglienza per rifugiati?”.

    Nel 2015 sono arrivati in Germania oltre un milione di profughi, in fuga da guerre e violenza, provenienti soprattutto da Siria, Iraq e Afghanistan. Raramente, presentano domanda di asilo anche cittadini cinesi.

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