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    La Turchia è pronta a sanzioni Usa per l’acquisto dei missili S-400 dalla Russia

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 22 Mag. 2019 alle 14:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:20

    TURCHIA MISSILI RUSSIA – La Turchia si sta preparando a “potenziali sanzioni” degli Stati Uniti per l’acquisto del sistema missilistico russo di difesa antiaerea S-400, che ormai “è un accordo fatto”. È quanto riferisce oggi il suo ministro della Difesa, Hulusi Akar. “Stiamo facendo – ha dichiarato – tutto quello che le normali intese bilaterali richiedono. Nei nostri colloqui con gli Stati Uniti, vediamo un generale riavvicinamento su varie questioni, inclusa quella dell’est dell’Eufrate, degli F-35 e dei Patriot”, i missili americani che Ankara potrebbe acquistare dopo quelli russi. Nell’Est dell’Eufrate sono presenti milizie curde.

    Turchia pronta a sanzioni Usa | Missili S-400 | Russia

    Secondo gli Usa gli S-400 metterebbero a rischio i sistemi Nato e i suoi cacciabombardieri F-35 della Lockheed Martin e ha quindi minacciato di bloccare la vendita alla Turchia.

    Il governo di Recep Tayyip Erdogan però ritiene gli allarmi degli americani ingiustificati. “Non c’è alcuna clausola nell’accordo sugli F-35 della Lockheed Martin che dice che si possa essere esclusi dalla partnership per l’acquisto degli S-400. La Turchia ha già pagato 1,2 miliardi di dollari. Abbiamo anche prodotto in tempo le parti che ci sono state richieste. Che altro possiamo fare come partner?”, ha aggiunto il ministro Akar.

    Mosca, dal canto suo, ritiene che l’ultimatum degli Usa alla Turchia sulla rinuncia all’acquisto sia “inaccettabile” e considera l’accordo come “un fatto compiuto”, come riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

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    Secondo le indiscrezioni della CNBC, Washington avrebbe concesso ad Ankara due settimane per rinunciare all’accordo.

    Nel 2017, la Turchia ha negoziato un accordo del valore di 2,5 miliardi di dollari con la Russia per l’S-400, nonostante gli avvertimenti degli Stati Uniti sul fatto che l’acquisto del sistema avrebbe avuto conseguenze politiche ed economiche.

    Nel tentativo di dissuadere la Turchia dall’acquisto del sistema missilistico russo, nel 2013 e 2017 il Dipartimento di Stato americano aveva offerto la vendita del Patriot di Raytheon.  Turchia è un partner finanziario e produttivo per gli F-35.

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