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    Trump e Clinton comici per una sera: le loro migliori battute a una cena di beneficenza

    I due candidati hanno (quasi) sospeso le ostilità quando giovedì sera hanno entrambi partecipato a una cena cattolica per raccogliere fondi per i poveri

    Di TPI
    Pubblicato il 22 Ott. 2016 alle 14:53 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:32

    La campagna per le presidenziali statunitensi 2016, che vede
    da mesi sfidarsi Donald Trump per i Repubblicani e Hillary Clinton per i
    Democratici, è stata da molti considerata una delle più feroci e polarizzate di
    sempre, specialmente nel definire gli attacchi di Trump alla sua rivale e all’attuale
    presidente.

    Giovedì sera, però, i due candidati – che si erano
    precedentemente sfidati in tre dibattiti televisivi trasmessi in tv – hanno
    (parzialmente) abbandonato le ostilità, usando non l’arma dell’insulto ma
    quella dell’umorismo.

    Clinton e Trump erano infatti ospiti di un evento annuale di
    gala tenutosi all’hotel Waldorf Astoria di New York, una cena di beneficenza
    cattolica per i bambini bisognosi intitolata ad Alfred E. Smith, che tradizionalmente
    vede i presenti mettere da parte le ostilità e sedersi a poca distanza tra
    vescovi e ospiti facoltosi.

    In particolare, uno dei momenti più attesi della cena era
    quello in cui i due rivali, a turno, hanno preso la parola al microfono per dedicarsi
    a un siparietto umoristico, in cui ognuno faceva battute sull’altro e su se
    stesso senza scadere nei toni più violenti visti in campagna elettorale.

    Il senso dell’umorismo di Trump, nonostante gli sforzi, non
    è stato particolarmente apprezzato, e ha anzi ricevuto alcuni fischi quando le
    sue battute sono state considerate troppo aggressive, ma ha anche avuto modo di
    strappare alcune risate quando ha fatto riferimento al discorso di sua moglie
    Melania alla convention repubblicana, che sembrava copiato parola per parola da
    un precedente discorso di Michelle Obama: “I media sono davvero schierati durante
    questa campagna, è chiaro: Michelle Obama fa un discorso e tutti lo definiscono
    fantastico, poi mia moglie Melania fa esattamente lo stesso discorso e la gente
    la critica! Io non capisco!”.

    Oppure: “Prima Hillary per sbaglio camminando mi ha urtato e gentilmente mi ha chiesto ‘perdonami’. E io gentilmente le ho detto ‘lo deciderò dopo che sarò eletto'”, riferendosi al “perdono” (pardon) che i presidenti possono concedere per i reati come quelli di cui Clinton si sarebbe macchiata secondo Trump.

    Clinton invece è sembrata molto a suo agio nel ruolo di
    umorista, e ha punzecchiato il suo rivale sul suo legame con Vladimir Putin più
    di una volta, come quando, facendo riferimento alle difficoltà di Trump con il “gobbo”
    in televisione, ha detto “Sono sicura che sia ancora più difficile il
    fatto di doverlo tradurre dall’originale in russo”, o quando, giocando sull’espressione inglese “essere sano come un cavallo”, ha detto “Donald è davvero sano come un cavallo: nello specifico, quello su cui va in giro Putin”.

    Ha anche scherzato sul fatto di prendere la parola dopo di
    lui alla tavolata: “Mi sembra incredibile essere qui dopo Donald: non
    credevo che sarebbe stato d’accordo con una transizione pacifica del potere”,
    in riferimento alle dichiarazioni di Trump sul non accettare un’eventuale
    vittoria di Clinton.

    Di seguito, un video del Guardian che raccoglie le migliori
    e peggiori battute della serata, e in basso i due interventi integrali:

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