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    Una traduttrice dell’Fbi è scappata in Siria per sposare un reclutatore dell’Isis

    La vicenda è avvenuta nel 2014, ma è stata resa nota solo lunedì 1 maggio 2017. La donna era stata assegnata a un'indagine riguardante l'uomo che ha poi sposato

    Di TPI
    Pubblicato il 2 Mag. 2017 alle 22:35 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:49

    L’Fbi ha confermato che una delle sue traduttrici è andata in Siria per sposare segretamente un reclutatore del sedicente Stato Islamico su cui stava indagando.

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    L’agenzia statunitense “ha intrapreso diverse azioni per ridurre le vulnerabilità per la sicurezza” dopo quanto avvenuto, secondo quanto riporta l’emittente Bbc News.

    Daniela Greene avrebbe mentito al suo datore di lavoro per una vicenda riguardante un viaggio del 2014. La donna 38enne è poi tornata negli Stati Uniti e la sua storia è rimasta segreta fino a lunedì 1 maggio 2017.

    L’uomo che ha sposato l’ex traduttrice è Denis Cuspert, un rapper convertito all’Isis. In un video di propaganda il rapper, conosciuto anche con gli pseudonimi Deso Dogg e Abu Talha al-Almani, mostrava una testa umana appena decapitata.

    Secondo l’emittente Cnn, Green fu assegnata all’indagine su Cuspert nel gennaio 2014, decidendo poi di sposarlo sei mesi dopo, arrivando fino in Siria per il matrimonio.

    La donna, di origine ceca, ha raccontato ai suoi superiori di aver organizzato un viaggio in Germania per far visita ai suoi genitori. Invece si è recata in Turchia dove ha attraversato il confine con la Siria, grazie anche all’aiuto dei miliziani dell’Isis della zona.

    Greene era ancora sposata con un uomo statunitense in quel periodo. Poco dopo il suo arrivo in Siria avvenuto nel giugno del 2014, la donne avrebbe sposato Cuspert.

    La 38enne ci avrebbe però ripensato presto. “Ho fatto davvero un casino”, ha scritto a una persona negli Stati Uniti. “Ora non posso tornare indietro, mi trovo in un ambiente duro e non sono quanto durerò qui, ma non importa, ormai è tardi”, ha aggiunto.

    Un mese dopo l’arrivo in Siria la donna avrebbe lasciato il paese per tornare negli Stati Uniti.  

    Greene si è dichiarata colpevole di aver rilasciato dichiarazioni false riguardanti il terrorismo internazionale nel dicembre 2014. Dopo due anni di prigione è stata rilasciata nell’estate del 2016. Ora lavora come hostess in un hotel di una località di cui non è stata fornita alcuna informazione.

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