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    L’uragano Nate ha provocato almeno 23 morti in Costa Rica, Nicaragua e Honduras

    Credit: Afp

    Nate è diventato un uragano di categoria 1 e procede verso il Golfo del Messico. Secondo il National Hurricane Center, si abbatterà sul Nord America non prima di domenica 8 ottobre

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 6 Ott. 2017 alle 12:07 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:05

    La tempesta tropicale Nate è diventata un uragano di categoria 1, con venti che soffiano a una velocità massima di 128 chilometri l’ora, e procede verso il centro del Golfo del Messico.

    Nei Caraibi, Nate ha causato almeno 23 morti tra Costa Rica, Nicaragua e Honduras, prima di dirigersi verso le coste meridionali degli Stati Uniti. Nelle nazioni del Centro America è stato dichiarato lo stato di emergenza. Al momento i dispersi sono almeno 20.

    Nate ha causato forti piogge, frane e inondazioni che hanno bloccato strade, distrutto ponti e danneggiato centinaia di case in questi tre paesi.

    Soltanto in Costa Rica, almeno 400mila persone non hanno più accesso ai servizi idrici a causa della tempesta, mentre sono migliaia le persone che sono state costrette a lasciare le proprie case e che vivono nei rifugi organizzati dal governo.

    Almeno otto persone sono morte in Costa Rica in seguito al passaggio di Nate, mentre altre 11 sono decedute in Nicaragua. Piogge abbondantissime sono cadute sul territorio nicaraguense.

    Tre persone sono morte in Honduras, tra questi ci sono anche due giovani che sono morti affogati in un fiume. Diverse persone risultano ancora disperse.

    Credit: NWS/NOAA

    Un uomo è morto in seguito a una frana di fango in El Salvador, secondo i servizi di emergenza del paese centro-americano. In Costa Rica i convogli ferroviari sono stati sospesi e decine di voli sono stati cancellati.

    Per precauzione, il governo ha chiuso almeno 10 parchi nazionali frequentati da turisti.

    Nate ha causato anche ingenti danni alle infrastrutture del Nicaragua. Il vicepresidente del paese, Rosario Murillo, ha avvertito la popolazione di fare attenzione alle forti piogge e di tenersi al riparo finché la tempesta non sarà passata.

    “A volte pensiamo di poter attraversare un fiume, mentre la cosa più difficile da capire è che dobbiamo solo avere pazienza e aspettare”, ha detto Murillo in un annuncio alla radio. “È meglio arrivare in ritardo che non arrivare affatto”.

    Nate ha raggiunto le coste orientali dell’Honduras intorno alle 23:00 ora locale di giovedì 5 ottobre, le 4:00 del mattino di venerdì 6 ottobre in Italia.

    Secondo il National Hurricane Center, l’uragano si abbatterà sul Nord America non prima di domenica 8 ottobre. I residenti degli stati che vanno dalla Florida e al Texas sono stati allertati e le autorità locali si stanno preparando all’arrivo di Nate.

    Quest’anno Nate è il terzo uragano che punta ad abbattersi sulla costa meridionale degli Stati Uniti dopo Harvey e Irma, che hanno colpito Texas e Florida rispettivamente ad agosto e settembre 2017.

    Le compagnie petrolifere che operano nel Golfo del Messico hanno già riferito di aver evacuato il proprio personale dalle piattaforme che si trovano sul percorso previsto della tempesta.

    In Florida, 29 contee hanno già dichiarato lo stato di emergenza, così come fatto dalla città di New Orleans in Louisiana. Il sindaco della città Mitch Landrieu ha chiesto alle persone che vivono nelle aree al di sotto del livello del mare di evacuare le proprie abitazioni.

    “Non c’è bisogno di lasciarsi prendere dal panico”, ha scritto il sindaco sul suo profilo ufficiale Twitter. “Siate pronti e preparatevi, fate un piano, preparatevi a proteggere le vostre proprietà”.

    Il sindaco ha anche annunciato che il dipartimento dei vigili del Fuoco della città metterà a disposizione sacchi di sabbia gratuiti per la popolazione per prepararsi alle forti inondazioni che potrebbe causare l’uragano Nate.

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