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    L’India vuole allevare tartarughe carnivore per ripulire il Gange dai cadaveri

    Il governo indiano per far fronte all'inquinamento delle acque sporche del “Ganga Mata”, madre Gange, ha pensato alle tartarughe azzannartici

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 7 Feb. 2018 alle 09:26 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:04

    L’India ha trovato un’idea stravagante per far fronte al problema dell’inquinamento delle acque del suo fiume più importante: le tartarughe carnivore.

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    Negli ultimi ventisette anni il governo indiano sta cercando di trovare una soluzione alle acque sporche del “Ganga Mata”, come lo chiamano i fedeli, madre Gange.

    Il Gange è uno dei 10 fiumi più inquinati del mondo, ma è anche la principale risorsa di acqua per mezzo milione di persone, oltre al fatto che viene considerato sacro per il miliardo di induisti che vi si bagnano per ripulirsi dai peccati.

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    Gli ultimi tentativi per ripulire le sue acque non sono stati molto efficaci. Gli scarichi delle fabbriche e delle fognature continuano a riversarsi direttamente nel fiume, quasi quattro miliardi di litri ogni giorno.

    Il Central Pollution Control Board, l’ente che si occupa del controllo dell’inquinamento atmosferico indiano, ha rilevato che nel 2013 le fabbriche che scaricavano acque reflue nel fiume erano oltre 760.

    Ma non sono solo gli scarti industriali a provocare un alto tasso di sporcizia dell’acqua. Anche le cerimonie dedicate al Ganga Mata contribuiscono all’inquinamento: ghirlande, candele, bottiglie di plastica e altri rifiuti finiscono nelle sue acque durante le celebrazioni.

    La trovata delle tartarughe carnivore è stata pensata proprio per questo, ripulire le acque del Gange dalla carne putrefatta umana, che deriva dai riti funebri indù eseguiti nel fiume.

    La cerimonia funebre induista è chiamata antyeshti, “l’ultimo sacrificio”, e al centro del rito c’è la cremazione del corpo del defunto.

    Questa usanza lascia dietro di sé carne putrescente e bruciata. Le tartarughe carnivore si occuperanno della loro riduzione nelle acque.

    Il governo ha intenzione di allevare un migliaio di tartarughe carnivore per smaltire le oltre 200 tonnellate di corpi semicremati che gli induisti rilasciano nelle acque sacre del fiume a Varanasi, la capitale spirituale dell’India.

    Le tartarughe carnivore mangiano solo carne putrefatta, a differenza delle sorelle erbivore che invece mangiano solo fiori.

    Il primo ministro Narendra Modi si è preso l’impegno di portare a termine il programma di pulizia del Gange e per non perdere la credibilità deve farlo entro le elezioni del 2019. Ma lo scienziato ambientalista e attivista Rakesh Jaiswal ha dichiarato di non aver visto alcun cambiamento finora. “La situazione sta peggiorando e negli ultimi 24 anni non ho visto alcun miglioramento”, ha detto a VICE News.

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