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    La Svezia ha distribuito un manuale in cui spiega ai cittadini cosa fare in caso di guerra

    Militari svedesi. Credit: Getty Images

    Volantini simili erano stati distribuiti in Svezia per la prima volta nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. Di recente, la Svezia ha aumentato la spesa militare e reintrodotto la leva militare

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 21 Mag. 2018 alle 16:17 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:18

    Il governo svedese ha iniziato ad inviare alle famiglie del paese un manuale informativo spiega alla popolazione cosa fare in caso di guerra.

    “Se scoppia una crisi o una guerra” illustra come mettere al sicuro beni di prima necessità come cibo, acqua e fonti di calore, che tipo di allarmi ci sono e che significato hanno e in che modo ciascun cittadino può contribuire alla sicurezza del paese.

    Il pamphlet di 20 pagine, illustrato con immagini di sirene, aerei da guerra e famiglie che scappano dalle loro case, prepara la popolazione ai danni di attacchi informatici e terroristici e include una pagina in cui si spiega come identificare le notizie false.

    “Anche se la Svezia è più sicura di molti altri paesi, ci sono ancora minacce alla sua sicurezza ed indipendenza”, spiega la brochure.

    “Se sei preparato, puoi contribuire a migliorare le capacità del paese di far fronte a una grave minaccia”.

    Manuali simili erano stati distribuiti in Svezia per la prima volta nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. La versione aggiornata della brochure è stata inviata regolarmente fino al 1961 alla popolazione civile e fino al 1991 agli ufficiali del governo.

    “La società civile è vulnerabile, perciò dobbiamo prepararci”, ha spiegato Dan Eliasson dell’agenzia governativa che si occupa del progetto.

    “Al momento le informazioni disponibili e i consigli concreti sono pochi e noi vogliamo fornirne di nuovi”.

    La pubblicazione arriva in un momento in cui il dibattito sulla sicurezza e sulla possibilità di entrare nella NATO si è intensificato nel paese, soprattutto dopo l’annessione della Russia della Crimea nel 2014 e le incursioni nelle acque e nei cieli svedesi di sottomarini e aerei russi.

    La Svezia ha iniziato a investire maggiormente nel settore della difesa e l’anno scorso si è tenuta la più grande esercitazione militare degli ultimi 25 anni.

    Inoltre, nel paese è stata reintrodotta la leva obbligatoria e sono stati resi noti alcuni piani stabiliti con la Danimarca per contrastare gli attacchi informatici e le campagne di disinformazione della Russia.

    Il volantino consiglia ai cittadini svedesi cosa fare in una situazione in cui è difficile trovare riparo dal freddo, diventa complicato comprare e preparare del cibo e ci si ritrova senza acqua, senza soldi in banca o con cellulari non più funzionanti.

    Si suggerisce alle persone di controllare le principali fonti di informazioni, facendo presente che “alcuni Stati e organizzazioni stanno già cercando di influenzare i nostri valori e il modo in cui agiamo…e di ridurre la nostra resilienza e la volontà di difenderci”.

    Una sezione intitolata “consigli per la preparazione in casa” spiega nel dettaglio come rifornirsi di bottiglie d’acqua, abiti caldi e sacchi a pelo, e “cibo a lunga conservazione che può essere preparato velocemente e che richieda poco acqua o che può essere consumato senza cottura”.

    Nel caso di un conflitto armato “tutti sono devono contribuire, abbiamo bisogno di tutti” per la “difesa totale” della Svezia: chiunque tra i 16 e 70 anni “può essere chiamato per fornire il proprio aiuto in caso di una minaccia di guerra o di un conflitto vero e proprio”.

    Se la Svezia dovesse essere attaccata da un altro paese, si spiega, “non ci arrenderemo. Tutte le informazioni secondo cui la resistenza deve finire sono false”.

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