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    La Svezia chiude le porte ai migranti, ne espellerà 80mila

    Lo ha annunciato il ministro degli interni Anders Ygeman nell'ambito di uno sforzo congiunto delle forze dell'ordine per arginare il flusso migratorio

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Gen. 2016 alle 10:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:24

    Il ministro degli Interni svedese, Anders Ygeman, ha annunciato che saranno espulsi dai 60 agli 80mila richiedenti asilo dei 163mila che avevano chiesto lo status di rifugiato lo scorso anno.

    I migranti che non saranno in regola potranno lasciare il paese volontariamente o saranno espatriati con la forza attraverso voli charter.

    Il governo teme che molti di loro cercheranno di nascondersi, è per questo che le forze dell’ordine hanno aumentato gli sforzi per rintracciarli ed in seguito espellerli.

    “Ci aspetta una grande sfida, dovremo mettere in campo più risorse e migliorare la cooperazione tra le forze dell’ordine”, ha dichiarato Ygeman al quotidiano svedese Dagens Industri.

    Anche il primo ministro Stefan Löfven qualche giorno fa aveva promesso maggiore impegno della polizia per fronteggiare la situazione dei richiedenti asilo.

    La Svezia ha di recente invertito la rotta nella sua politica sui migranti: è passata da un atteggiamento di “porte aperte” e accoglienza alla chiusura, reintroducendo i controlli di frontiera per arginare il flusso migratorio.

    Nel 2015 la Svezia era stato il paese dell’Unione europea con più richieste di asilo: delle circa 58.800 esaminate, il 55 per cento era stato accettato.

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