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    In Sud Sudan nasce il governo di unità nazionale, ultimo tentativo di pacificare la nazione

    Il leader dei ribelli ha giurato a Juba come vice presidente. Affiancherà al governo l'ex rivale Salva Kiir dopo tre anni di sanguinoso conflitto

    Di TPI
    Pubblicato il 27 Apr. 2016 alle 15:08 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:48

    Il leader dei ribelli sud-sudanesi Rieck Machar ha giurato martedì 26 aprile nella capitale Juba come vice presidente del governo di unità nazionale nato per mettere fine a oltre tre anni di guerra.

    Nel paese, da quando nel dicembre del 2013 il presidente Salva Kiir accusò il suo ex vice Riek Machar di aver tentato un colpo di stato, è esploso un conflitto che si è ben presto tramutato da scontro politico a conflitto etnico tra i Dinka e i Nuer, le tribù dei due leader rivali.

    In tre anni di combattimenti sono morte migliaia di persone e oltre due milioni di sud sudanesi vivono sfollati in campi profughi. L’economia del paese è al collasso e c’è scarsità di cibo e acqua in molte zone del paese.

     “Adesso che Rieck ha giurato come vice presidente, inizieremo a lavorare insieme per formare il governo di transizione di unità nazionale. Vi chiedo di unirvi a me e al mio fratello Machar con lo spirito di pace e riconciliazione”, ha detto il presidente Kiir durante la cerimonia.

    In base all’accordo di pace raggiunto nell’agosto del 2015, infatti, il nuovo governo sarà formato da ministri scelti insieme da Kiir e Machar, di fatto replicando la situazione politica del 2013 prima che scoppiasse la guerra civile.

    Il ritorno di Machar a Juba è stato lodato anche dal segretario dell’Onu Ban Ki-moon.

    Tuttavia le sfide per il Sud Sudan sono ancora tutte da affrontare. Il ritorno di Machar è stato rimandato per mesi e mesi dalla firma degli accordi di pace a causa di litigi tra lui e Kiir come ad esempio sul numero di soldati a lui fedeli che avrebbe potuto portare con sé a Juba.

    Nel corso dell’anno, inoltre, la tregua raggiunta ai colloqui di pace è stata più volte violata e molti osservatori non sono fiduciosi sulle reali possibilità del nuovo governo di unità nazionale di risolvere il conflitto. 

    Le Nazioni Unite e l’Unione Africana hanno accusato entrambe le parti del conflitto di crimini di guerra e atrocità ai danni della popolazione sud sudanese.

    Ma entrambe le parti sembrano essere arrivati alla consapevolezza che è l’ultima occasione per pacificare la nazione nata nel 2011 dalla scissione con il Sudan.

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