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    È precipitato un aereo in Sud Sudan: 17 morti, sopravvissuto un italiano

    Credit: Radio Miraya

    L'incidente è avvenuto durante un volo dall'aeroporto internazionale di Juba alla città di Yirol: tre sopravvissuti, tra cui un medico palermitano che lavora con una Ong

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 9 Set. 2018 alle 15:06 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:47

    Almeno 17 persone sono morte in un incidente aereo avvenuto in Sud Sudan domenica 9 settembre 2018. Due persone risultano disperse, mentre tre sono sopravvissute: tra loro c’è un medico italiano che lavora con una Ong. L’uomo sta bene.

    C’erano in tutto 22 persone a bordo del velivolo, precipitato in un fiume durante un volo dall’aeroporto internazionale di Juba alla città di Yirol. Sud Sudan aereo precipitato

    La notizia è stata confermata dal ministro per le Informazioni di Stato del Sud Sudan, Taban Abel.

    A bordo dell’aereo c’erano anche tre bambini.

    David Subek, amministratore delegato dell’Autorità per l’aviazione civile del Sud Sudan a Juba, ha confermato l’incidente.

    Secondo quanto riporta Radio Miraya, un’emittente radiofonica dell’Onu, i soccorritori stanno ancora cercando di recuperare le vittime, tra le quali il vescovo di Yirol.

    Gli altri due sopravvissuti, oltre al medico italiano, sarebbero il pilota dell’aereo e un bambino.

    Si ipotizza che il volo sia precipitato nel tentativo di atterraggio a causa delle scarse condizioni di visibilità.

    L’italiano sopravvissuto si chiama Damiano Cantone ed è palermitano. Cuamm Medici con l’Africa, la Ong con cui collabora, ha spiegato all’agenzia di stampa Agi che l’uomo non è in pericolo di vita e sta bene.

    Il dottore era diretto all’ospedale di Yirol, dove l’organizzazione dal 2007 opera a favore della salute di madri e bambini.

    “Con grande sollievo, seppur addolorati per le tante vittime e le loro famiglie, confermiamo che le condizioni del dottor Cantone sono buone e che il medico non è in pericolo di vita”, si legge in una nota della Ong.

    Il medico “verrà trasferito a Juba e rientrerà presto in Italia”.

    Notizia in aggiornamento

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