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    Storico di fama mondiale fa a pezzi la fidanzata: trovati resti del corpo nello zaino

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 11 Nov. 2019 alle 07:54 Aggiornato il 11 Nov. 2019 alle 07:55

    Uno dei massimi esperti mondiali di Napoleone, professore di Storia all’università di San Pietroburgo e insignito della Legion d’Onore in Francia.

    È questo il profilo dell’uomo che, in Russia, ha sparato in testa alla fidanzata di 24 anni per poi fare a pezzi il corpo. Il nome dell’assassino è Oleg Sokolov, 63 anni.

    Il professore, che già in passato era stato denunciato per abusi nei confronti di alcuni suoi studenti, giovedì 7 novembre ha ucciso la compagna Anastassia Echtchenko, di 39 anni più giovane di lui, usando una pistola ad aria compressa.

    Il delitto è stato scoperto due giorni dopo, quando l’uomo è stato trovato nel fiume Mojka di San Pietroburgo con uno zaino in spalla. Proprio nello zaino erano nascoste le braccia della vittima. Sokolov, quando è stato scoperto, stava tentando di occultare questi resti nel fiume.

    Dopo la macabra scoperta, la polizia lo ha arrestato e ha fatto poi irruzione nella sua abitazione. Qui sono stati trovati altri resti della vittima, oltre a una sega con chiazze di sangue, l’arma del delitto.

    Sokolov ha confessato e ha spiegato che stava meditando di uccidersi con un colpo in testa vestito da Napoleone Bonaparte nella fortezza di San Paolo, davanti ai turisti.

    Il motivo? Lo avrebbe fatto come “commemorazione” dell’amore per la donna a cui ha tolto la vita, Anastassia Echtchenko, che amava vestirsi da Giuseppina inscenando alcune rappresentazioni con il professore.

    Dopo essere stato trovato nel fiume, ubriaco, Sokolov è stato trasportato in ospedale per ipotermia. Successivamente, è stato trasferito in commissariato per l’interrogatorio.

    L’uomo ha subito collaborato con gli inquirenti, raccontando nei minimi dettagli il macabro delitto.

    Il professore, tra le altre cose, faceva parte del consiglio scientifico dell’Issep, scuola politica della nipote di Marine Le Pen ed ex deputata francese Marion Maréchal, che ha sede a Lione. L’incarico gli è stato immediatamente revocato.

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