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    Gli Stati Uniti sanzionano i dipendenti di un centro di ricerca siriano per l’attacco chimico

    Il dipartimento del Tesoro ha deciso di vietare i contatti tra i cittadini statunitensi e 271 operatori ritenuti responsabili di realizzare armi chimiche

    Di TPI
    Pubblicato il 24 Apr. 2017 alle 21:57 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:49

    Gli Stati Uniti hanno sanzionato 271 dipendenti di un’agenzia governativa siriana considerati responsabili dello sviluppo di armi chimiche. La decisione arriva dopo l’attacco del 4 aprile nella provincia di Idlib che ha causato la morte di più di 80 persone in Siria.

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    Secondo il dipartimento del Tesoro statunitense, nel centro siriano per gli studi scientifici e la ricerca lavoravano esperti in chimica che hanno supportato i programmi governativi almeno dal 2012

    Il presidente siriano Bashar al-Assad ha sempre negato l’utilizzo del gas nervino contro la sua popolazione e ha accusato l’occidente di aver inventato l’incidente per giustificare i bombardamenti aerei nel paese.

    Le sanzioni significheranno il divieto di contatti tra gli accusati e i cittadini statunitensi. “Gli Stati Uniti stanno mandando un messaggio forte con questa azione perché considerano l’intero regime responsabile per queste gravi violazioni dei diritti umani. Lo scopo è scoraggiare l’utilizzo delle armi chimiche”,  si legge nel comunicato ufficiale del dipartimento di Washington.

    Il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson ha espresso soddisfazione per le sanzioni decise dagli Stati Uniti contro chi è considerato collegato all’attacco nella provincia di Idlib. 

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