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    Gli americani non credono più che gli Stati Uniti siano la più grande nazione al mondo

    Nel 2014, solo il 28 per cento degli americani ha ritenuto che gli Stati Uniti fossero la migliore nazione al mondo, in calo del 10 per cento rispetto a tre anni prima

    Di Mattia Pessina
    Pubblicato il 4 Lug. 2015 alle 09:49 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:00

    Will McAvoy, il carismatico protagonista della serie tv The Newsroom, nel primo episodio si vede rivolta questa domanda: “Perché l’America è la più grande nazione del mondo?”.

    In quello che ormai è un classico della televisione, Jeff Daniels, l’attore che interpreta McAvoy, offre un appassionato monologo sul perché l’America non sia più la più grande nazione del mondo.

    Nel 2014 la stessa domanda è stata posta dal prestigioso istituto demoscopico americano Pew Research a un campione di americani. La risposta emersa è che sì, l’America è un grande Paese, ma forse non il più grande.

    Nel 2011, il 38 per cento degli americani riteneva che gli Stati Uniti fossero la migliore nazione del mondo, mentre nel 2014 sono stati il 28 per cento.

    Al contempo, nel 2011, il 53 per cento inseriva l’America nel novero delle grandi nazioni (ma non più “the greatest“), numero cresciuto al 58 per cento nel 2014.

    Si potrebbe pensare che questo calo sia giustificato dalla delusione dei Repubblicani nei confronti di Obama, visto come un presidente debole. In realtà il declino è presente in tutti e tre i gruppi politici, con un calo di 15 punti fra i Repubblicani, 7 fra gli Indipendenti e 8 fra i Democratici.

    La decrescita è anche abbastanza uniforme nelle varie fasce d’età, con solo le persone fra i 50 e i 64 anni che registrano un calo inferiore (-7) alla media (-10).

    Inoltre gli americani, come è emerso da un sondaggio di Gallup del 2014, sono meno soddisfatti della loro libertà personale di quanto non lo siano gli uzbeki (nazione definita “non libera” dall’Ong Freedom House): un risultato preoccupante per un Paese che si definisce “the land of the Free”.

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