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    Come mandare una cartolina in un paese dove non esistono indirizzi

    La Mongolia, stato in cui molte case sono prive di indirizzo, adotterà un metodo di geolocalizzazione creato da una startup che assegna a ogni luogo un semplice codice

    Di TPI
    Pubblicato il 14 Giu. 2016 alle 12:46 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:36

    Il nostro indirizzo è un’informazione che siamo tenuti a
    dare in moltissime occasioni: per compilare moduli, per
    aprire un conto, per ricevere posta, o ancora per segnalare un’emergenza alle
    autorità. Eppure, per quanto non sia così noto, circa il 75 per cento della
    popolazione mondiale (pari a circa 4 miliardi di persone) non è in grado di
    fornire quest’informazione, perché moltissimi luoghi del pianeta non prevedono
    una numerazione esatta per un’identificazione immediata di un’abitazione.

    Proprio per ovviare a questo problema, nelle prossime
    settimane la Mongolia, tramite il suo ufficio postale nazionale, inizierà a
    fare uso di un nuovo e originale sistema di localizzazione per identificare vie
    e numeri civici.

    Si tratta di un metodo ideato da una startup britannica
    chiamata What3Words, che assegna un gruppo di tre parole diverso per ogni
    spazio di 9 metri quadrati del pianeta, sicuramente meno complesso da ricordare
    di una serie di coordinate GPS.

    Si tratta di parole comuni unite in modo casuale, ma ogni
    combinazione corrisponde a uno e a un solo luogo del mondo: per esempio, la
    Casa Bianca, al 1600 di Pennsylvania Avenue, diventa sulk.held.raves, e lo
    Stade de France corrisponde a reporter.smoked.received.

    La Mongolia sarà il primo stato a utilizzare il sistema per
    la consegna della posta perché ci sono troppo poche strade con un proprio nome
    sul suo territorio di oltre 1,5 milioni di chilometri quadrati: al momento, quando
    le persone non hanno un indirizzo, la soluzione è recarsi verso un punto di
    raccolta rivolto a più destinatari.

    Attraverso il nuovo sistema creato da What3Words, il governo spera di migliorare questa condizione, che già viene adottata dalle Nazioni Unite, e che può essere liberamente consultata attraverso il sito della startup, in cui è possibile anche inserire il proprio indirizzo e vedere a quale gruppo di parole corrisponderebbe nel sistema in questione.

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