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    Siria, Trump alla Russia: “Attaccheremo con missili nuovi e intelligenti”

    Donald Trump e Vladimir Putin. Credit: Afp/Getty Images

    Sale la tensione dopo che Washington ha annunciato una dura reazione al presunto attacco chimico su Douma

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 11 Apr. 2018 alle 13:47 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:40

    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto che la Russia deve prepararsi a un attacco militare americano in Siria con “missili nuovi e intelligenti”.

    Dal suo account Twitter Trump ha scritto: “La Russia giura di abbattere tutti i missili sparati contro la Siria. Preparati Russia, perché arriveranno, belli e nuovi e ‘intelligenti!’ Non dovresti essere partner di un animale che uccide la sua gente con il gas e si diverte!”.

    Sale dunque sempre più la tensione tra Mosca e Washington dopo il presunto attacco chimico a Douma, in Siria, in cui sono morte almeno 100 persone.

    Nei giorni scorsi il presidente americano Trump aveva puntato il dito contro il Cremlino, annunciando una dura reazione.

    La Russia, da parte sua, ha avvertito Washington: qualsiasi missile sparato dagli Stati Uniti sarà abbattuto.

    A dirlo è stato l’ambasciatore russo in Libano, Alexander Zasypkin, in un’intervista mandata in onda l’11 aprile 2018 dall’emittente libanese al-Manar Tv, vicina al movimento armato Hezbollah.

    “Se ci sarà un raid da parte degli americani allora i missili saranno abbattuti e persino i siti da cui sono stati sparati i missili saranno colpiti”, ha detto l’ambasciatore, sottolineando che le sue dichiarazioni riportano le osservazioni fatte dal presidente russo Vladimir Putin e del capo di Stato maggiore delle forze armate russe, il generale Valery Gerasimov.

    Il giorno prima era stata l’ambasciatrice russa alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzia, a lanciare un avvertimento per gli Stati Uniti.

    “Vorrei ancora una volta supplicarvi di astenervi dai piani che state sviluppando”, ha detto, esortando gli Washington ad assumersi le sue responsabilità per ogni “avventura militare illegale” che svolge.

    Nebenzia, ambasciatrice di Mosca alle Nazioni Unite, si era lamentata del fatto che “la Russia viene minacciata in modo imperdonabile”.

    “Non c’è stato alcun attacco di armi chimiche”, aveva detto Nebenzia. “Attraverso i canali pertinenti abbiamo già informato gli Stati Uniti che un attacco sotto mendace pretesto contro la Siria potrebbero portare a gravi ripercussioni”.

    L’11 aprile 2018 Eurocontrol, l’agenzia europea per la sicurezza aerea ha pubblicato un’allerta su possibili bombardamenti aerei in Siria “entro le prossime 72 ore”, chiedendo alle compagnie aeree la “dovuta considerazione” nel pianificare voli nel settore del Mediterraneo Orientale.

    All’indomani dell’attacco su Douma, lunedì 9 aprile, Trump aveva condannato “l’atroce attacco chimico” avvenuto in Siria e aveva affermato che avrebbe preso una decisione sulla risposta americana entro 24-48 ore.

    Il presidente americano in un tweet aveva puntato il dito contro il suo omologo russo, Vladimir Putin, e contro l’Iran, ritenuti responsabili per il sostegno al presidente siriano Bashar al-Assad, definito un “animale”, e ha annunciato che “ci sarà un alto prezzo da pagare”.

    Trump aveva parlato al telefono con il suo omologo francese Emmanuel Macron e i due leader avevano concordato sulla necessità di “coordinare una risposta forte e congiunta”.

    La Russia aveva replicato che un eventuale attacco alla Siria potrebbe portare a “gravi ripercussioni”.

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