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    Secondo giorno di colloqui di pace sulla Siria in Kazakistan

    Le parti sarebbero vicine a un accordo sul rafforzamento del cessate il fuoco, ma restano molti dubbi sul futuro dei negoziati per mettere fine al conflitto

    Di TPI
    Pubblicato il 24 Gen. 2017 alle 11:34 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:07

    Proseguono ad Astana, capitale del Kazakistan, i colloqui di pace sulla Siria sponsorizzati da Russia, Turchia e Iran e cominciati ieri, lunedì 23 gennaio 2017.

    I tre paesi sponsor avrebbero raggiunto un accordo per riaffermare il cessate il fuoco su scala nazionale entrato in vigore il 30 dicembre 2016 e per instaurare un meccanismo di monitoraggio, aprendo la strada a una soluzione definitiva del conflitto mandata dall’Onu.

    Le delegazioni del governo siriano e delle fazioni armate ribelli sono al secondo giorno di negoziati indiretti, mediati da Mosca e Teheran, che sostengono il presidente Bashar al-Assad, e Ankara, che supporta i ribelli.

    Malgrado l’inviato speciale dell’Onu per la Siria Staffan de Mistura abbia dichiarato ai giornalisti che le parti sono vicine a trovare un accordo sulla dichiarazione finale, resta incerto quali progressi siano stati effettivamente raggiunti.

    Il governo siriano sembra avere remore sulla scelta delle parole tra “cessazione delle ostilità” e “cessate il fuoco” e accusa la Turchia di voler introdurre elementi non previsti.

    I ribelli restano scettici rispetto alla volontà o capacità della Russia di garantire l’implementazione della tregua anche nelle zone in cui sono state registrate violazioni, specialmente dove sono coinvolte milizie iraniane.

    Inoltre, il portavoce della delegazione ribelle Yahya al-Aridi ha dichiarato che non hanno alcuna intenzione di firmare un comunicato al termine dei colloqui di pace.

    Rimanere da vedere se e come l’incontro di Astana favorirà la ripresa dei negoziati mediati dall’Onu al tavolo diplomatico di Ginevra, che dovrebbero ripartire il prossimo 8 febbraio dopo essere stati sospesi ad aprile del 2016.

    Intanto, le milizie curde, che non sono state invitate a partecipare, hanno reso noto di non essere vincolate ad alcuna decisione venga presa ad Astana.

    — LEGGI ANCHE: Cominciano in Kazakistan i colloqui di pace sulla Siria

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