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    “Mi spoilerava il finale dei libri”: scienziato accoltella un collega in Antartide

    La stazione russa di Bellingshausen a King George Island, in Antartide. Credit: AFP
    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 1 Nov. 2018 alle 13:27 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 07:53

    In Antartide, uno scienziato russo ha aggredito e pugnalato un collega perché quest’ultimo aveva il vizio di spoilerargli alcuni libri, rivelandogli il finale.

    Sergey Savitsky aveva trovato conforto nella letteratura per passare i mesi in solitudine nella stazione di Bellingshausen a King George Island.

    Tuttavia, il suo collega Oleg Beloguzov  gli rendeva la vita sempre più difficile, rovinandogli sistematicamente quell’hobby.

    “Beloguzov continuava a rivelargli il finale dei libri prima che lui avesse terminato di leggerli”, scrive il The Sun citando una fonte anonima.

    Così, il 55enne Savitsky ha infilato un coltello da cucina nel petto del suo collega di 52 anni.

    Beloguzov è stato ferito al cuore, come hanno riferito le autorità russe, e trasportato nell’ospedale più vicino. Attualmente è in gravi condizioni ma non sembra in pericolo di vita.

    In precedenza, i due uomini avevano passato quattro freddi anni a lavorare insieme nella struttura. Alcuni funzionari hanno detto che la disputa sui libri è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Il lungo confinamento nella remota stazione in Antartide ha acuito i dissapori tra i due.

    “Sono entrambi scienziati professionisti che hanno lavorato nelle nostre spedizioni, trascorrendo molto tempo alla stazione”, ha detto il direttore dell’Actian and Antarctic Research Institute Alexander Klepikov al notiziario russo Komsomolskaya Pravda.

    “Spetta agli investigatori capire cosa ha scatenato il conflitto, ma entrambi gli uomini sono membri del nostro team”, ha affermato.

    Savitsky è stato portato a San Pietroburgo, in Russia, ed è accusato di tentato omicidio. Lo scienziato ha ammesso di aver accoltellato il collega, ma ha affermato che la sua intenzione non era quella di ucciderlo.

    La stazione, creata dai sovietici nel 1968, si trova in una delle poche regioni temperate dell’Antartide, dove le temperature invernali oscillano intorno ai 15 gradi.

    Le persone che ci lavorano possono passare il tempo guardando la televisione (sono disponibili due canali russi), esercitandosi in palestra o leggendo in biblioteca.

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