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    La Russia non pagherà i danni per il sequestro della nave di Greenpeace

    Credit: Greenpeace

    Mosca era stata condannata a pagare oltre 5 milioni di euro ai Paesi Bassi per la vicenda avvenuta settembre 2013

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 20 Lug. 2017 alle 19:26 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:01

    La Russia non riconoscerà la sentenza del tribunale arbitrale internazionale di Vienna che ha condannato Mosca al pagamento di oltre 5 milioni di euro di danni, più gli interessi, ai Paesi Bassi per la vicenda degli “Arctic 30”.

    Il Cremlino sostiene che la decisione non fa altro che incoraggiare le proteste illegali. La Russia era stata condannata per l’abbordaggio illegale, il sequestro e la detenzione della nave di Greenpeace battente bandiera olandese, Arctic Sunrise, avvenuto a settembre 2013. I manifestanti avevano cercato di salire sulla piattaforma petrolifera Prirazlomnaya, gestita da Gazprom.

    Gli “Arctic 30” – 28 attivisti di Greenpeace e due giornalisti freelance – furono detenuti per due mesi prima di essere rilasciati su cauzione e poi scarcerati in seguito a un’amnistia adottata dalla Duma, l’assemblea legislativa russa in occasione delle Olimpiadi di Sochi 2014.

    “Il tribunale arbitrale sta effettivamente incoraggiando azioni deliberatamente illegali nelle zone economiche esclusive russe, giustificandole come proteste pacifiche”, ha dichiarato Artyom Kozhin, portavoce del ministero degli Esteri russo.

    “La sentenza infatti non ha considerato che le azioni degli attivisti di Greenpeace rappresentavano una minaccia diretta per la sicurezza della piattaforma petrolifera e del suo personale”, ha detto Kozhin. “Le forze russe sono state costrette ad agire per fermare il pericoloso comportamento illegale di Greenpeace”, ha aggiunto il portavoce.

    Già nell’agosto del 2015 la Russia era stata ritenuta responsabile da un tribunale internazionale per abbordaggio, sequestro e detenzione della nave e per le misure successive prese nei confronti del suo equipaggio. Ma il governo russo si era sempre rifiutato di partecipare ai diversi procedimenti legali o di pagare la sua quota di spese legali stabilita dal tribunale.

    – LEGGI ANCHELa Russia è stata condannata per il sequestro di una nave di Greenpeace

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