Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Ricordando René Magritte

    Il 21 novembre 1898 nasceva in Belgio il grande pittore surrealista

    Di Stefano Mentana
    Pubblicato il 21 Nov. 2014 alle 22:48 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:52

    Il 21 novembre 1898 nasceva in Belgio, a Lessines, il pittore René Magritte.

    Dopo un iniziale periodo in cui si mosse nell’ambito delle avanguardie del primo Novecento, nel 1925 Magritte aderì alla corrente pittorica surrealista. Questo movimento, che si stava sviluppando proprio in quel periodo, prendeva spunto dall’opera di Sigmund Freud L’interpretazione dei sogni.

    Fino a quel momento, l’inconscio non aveva avuto grande spazio nella cultura, e tramite la pittura surrealista fu trasposto nell’arte.

    Ma se il surrealismo del pittore spagnolo Salvador Dalì giocava di più su visioni inquietanti, in Magritte ciò avvenne in modo diverso. L’inquietudine dell’inconscio appare cioè attraverso l’ambiguità della scena: immagini controverse, come quella di una tela dipinta che si ricollega esattamente al paesaggio che è alle sue spalle: un’immagine in linea teorica possibile, ma di fatto irrealizzabile nella realtà.

    L’illusionismo onirico di Magritte si realizza poi con immagini assurde, tipiche del mondo dei sogni e dell’inconscio, con immagini del tutto fuori dal loro contesto o oggetti che si trasformano in altri.

    L’ambiguità delle sue immagini si concretizza ulteriormente nella sua opera Les trahison des images (Il tradimento delle immagini), in cui dipinge una pipa, scrivendovi sotto le celebri parole Ceci n’est pas une pipe (Questa non è una pipa), mettendo platealmente in dubbio la veridicità di ciò che i nostri occhi vedono.

    Magritte morì a Bruxelles nel 1967. Grazie ai suoi lavori, fu uno dei principali esponenti della pittura surrealista. Ancora oggi, le sue opere sono conosciute e riprodotte in tutto il mondo.

    Qui alcune immagini delle sue opere

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version