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    Ricordando Kandinsky

    Il 16 dicembre 1866, cento quarantotto anni fa, nasceva il celebre pittore russo

    Di Stefano Mentana
    Pubblicato il 16 Dic. 2014 alle 18:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:14

    Il 16 dicembre 1866, cento quarantotto anni fa, nasceva a Mosca il pittore russo Vasilj Kandinsky.

    Dopo aver intrapreso gli studi di legge, iniziò solo nel 1897 a occuparsi di pittura, presso Monaco di Baviera, dove incontrò un ambiente artistico molto vivace. A partire dal 1908 si allontanò sempre di più dalla pittura realista, intraprendendo la strada della pittura astratta, arrivando a cercare di raffigurare attraverso la pittura la musica.

    Nel 1911 fondò con il pittore Franz Marc il gruppo di artisti Der blaue reiter, ovvero il cavaliere azzurro, uno dei nuclei dell’espressionismo tedesco, che rimase attivo fino al 1914.  

    Nel 1912, pubblicò Lo spirituale nell’arte, che generalmente viene considerato il suo manifesto artistico. 

    Tra il 1919 ed il 1921 tornò a Mosca, per poi tornare nuovamente in Germania dove nel 1922 insegnò pittura presso il Bauhaus, la scuola d’arte costituita in quegli anni dall’architetto Walter Gropius. Dipingerà la sua ultima grande opera nel 1942, intitolata Tensions delicates.

    L’arte di Kandinsky è molto particolare, probabilmente unica. Nelle opere mette in pratica le sue teorie attraverso una riduzione degli elementi, talvolta a soli punti e linee che, attraverso i loro movimenti, raffigurano i suoni della musica.

    Morì a Neuilly sur Seine, in Francia, nel 1944.

     

     

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