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    Regno Unito, Ikea taglia l’indennità di malattia ai dipendenti non vaccinati costretti all’autoisolamento

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 14 Gen. 2022 alle 12:57 Aggiornato il 14 Gen. 2022 alle 13:03

    Nel Regno Unito Ikea non pagherà più i giorni di malattia al personale non vaccinato che ha bisogno di auto-isolarsi a causa dell’esposizione al Covid, e in alcuni casi nemmeno lavoratori che risultano positivi. È quanto riporta il Mail on Sunday: nel Regno Unito il gigante svedese della vendita al dettaglio non ammette deroghe alla nuova regola. “Nonostante sia un argomento che tocca le corde dell’emozione, le nostre politiche devono adattarsi al momento che stiamo vivendo”, ha dichiarato lo staff dell’azienda, alle prese come molte altre alle assenza dovute al contagio da Covid-19. Un momento in cui le aziende sono alle prese con assenze di massa dovute al coronavirus e aumenti dei costi.

    I lavoratori non vaccinati che non sono esenti dal vaccino per motivi di salute riceveranno d’ora in poi solo 96,35 sterline a settimana, pari a circa 115 euro, e cioè al minimo sindacale per lo Statutory Sick Pay (SSP) definito dalla legislazione inglese. Per quanto riguarda i collaboratori vaccinati o coloro che non hanno ricevuto il vaccino perché affetti da patologie incompatibili o perché, per esempio, in gravidanza, riceveranno la paga completa. L’azienda – che non ha garantito la paga completa a tutti i dipendenti in auto-isolamento durante la pandemia – ha chiarito poi che la politica riguarderà solo i lavoratori non vaccinati con “alti livelli di assenza”, convinta che questa mossa “possa contribuire a spingere le persone a vaccinarsi.

    Il rischio all’orizzonte, secondo Ben Willmott, responsabile delle politiche pubbliche presso il Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD), famosa associazione inglese per la gestione delle risorse umane, è che il bisogno di ricevere lo stipendio porti gli asintomatici non vaccinati a non testarsi e di conseguenza non auto-isolarsi, diffondendo il contagio.

    Nel Regno Unito il 61,7% della popolazione ha già ricevuto la terza dose di vaccino, ma il movimento No Vax è molto attivo. Anche altre aziende hanno adottato politiche mirate a incentivare la campagna di immunizzazione, come Santander e Asda, che hanno incoraggiato i dipendenti a ricevere il vaccino offrendo permessi retribuiti per le vaccinazioni. Sulle quarantene la legislazione inglese prevede che le persone che sono vaccinate con almeno due dosi non debbano auto-isolarsi se sono state a stretto contatto con qualcuno infettato da Covid. Le persone devono invece osservare la quarantena per 10 giorni.

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