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    Gran Bretagna, avvistate sei testate nucleari in movimento verso un deposito

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 21 Mar. 2022 alle 19:42

    Regno Unito: avvistato un convoglio militare con sei testate nucleari

    Venerdì 18 marzo è stato avvistato un convoglio militare a qualche chilometro dal centro di Glasgow spostarsi in direzione di un deposito della Royal Navy situato a Loch Long, nel sud della Scozia. Stando a quanto riporta il sito britannico Nukewatch, un’organizzazione che monitora e traccia in tempo reale il movimento delle testate nucleari, il tempismo di questo spostamento – di cui non si aveva traccia da oltre sei mesi a Glasgow – è “molto allarmante”. È probabile tuttavia, spiega l’attivista di Nukewatch Jane Tallentsted, che il motivo reale di tale spostamento sia da attribuirsi a un’operazione di “routine” piuttosto che a un tentativo di armare gli ordigni in previsione di un attacco della Russia. La “routine” infatti, prevede che le testate vengano sottoposte periodicamente a lavori di manutenzione e riparazione. Il convoglio, partito dalla base di Awe Burghfield dove le testate sono sia prodotte che sottoposte a opere di manutenzione, avrebbe dunque viaggiato per oltre 600 km all’interno del Regno Unito per raggiungere il deposito della Royal Naval Armaments, dove si trova la struttura di stoccaggio e carico delle testate nucleari del programma “Trident” del Regno Unito, per essere poi imbarcate sui sottomarini nucleari della Royal Navy. Il convoglio con le testate nucleari, ci tiene a sottolineare Tallentsted, non dovrebbe preoccuparci di più rispetto all’idea di essere essere sempre “24 ore su 24, 7 giorni su 7, armati e pronti a iniziare una guerra nucleare” – una realtà di cui spesso ci dimentichiamo. È di cinque giorni fa invece l’annuncio del ministero della Difesa britannico di una nuova posizione lavorativa “da 40mila sterline l’anno” presso l’Organizzazione per la Difesa Nucleare. In un clima geopolitico “davvero eccitante”, secondo quanto riporta l’annuncio del governo britannico, l’organizzazione sarebbe alla ricerca di una figura idonea per “monitorare tutti gli aspetti legati al business del nucleare, inclusi i sottomarini, le testate nucleari e la ‘politica nucleare quotidiana.’

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