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    Il referendum sulla Brexit fa riemergere i malumori spagnoli su Gibilterra

    Il premier inglese si è recato a Gibilterra per fare campagna elettorale per la permanenza del Regno Unito nell’Unione europea, suscitando la reazione di Rajoy

    Di TPI
    Pubblicato il 16 Giu. 2016 alle 16:37 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:48

    Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy si è detto molto scontento del fatto che il premier britannico David Cameron si sia recato a Gibilterra per fare campagna elettorale per la permanenza del Regno Unito nell’Unione europea.

    Gibilterra è infatti un territorio d’Oltremare del Regno Unito, perciò il suo destino europeo è strettamente legato all’esito del referendum sulla Brexit che si terrà il 23 giugno. Il voto determinerà se il Regno Unito, e quindi anche i territori sotto la sua sovranità, abbandoneranno o rimarranno parte dell’Unione.

    Gibilterra è però un caso particolare. Spagna e Regno Unito si contendono questa striscia di terra strategica all’ingresso del Mar Mediterraneo, e confinante con la comunità autonoma spagnola dell’Andalusia, sin dal Settecento, quando Madrid la cedette a Londra con il trattato di Utrecht (1713).

    Nonostante ciò, la Spagna non ha mai esplicitamente riconosciuto la sovranità britannica su Gibilterra, ritenendo il trattato un anacronismo dell’era coloniale.

    Rajoy ha dichiarato a Radio Nacional de España (Rne) che desidera che il Regno Unito rimanga nell’Unione Europea, ma anche che continua a considerare Gibilterra parte della Spagna. Inoltre, ha aggiunto che Il governo spagnolo non prenderà misure diplomatiche ufficiali in risposta alla visita di Cameron.

    Tuttavia, a marzo, il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel García-Margallo aveva sottolineato che, nel caso in cui il referendum veda prevalere i fautori del leave, ovvero dell’uscita dall’Ue, la Spagna tornerebbe a chiedere in via ufficiale il controllo di Gibilterra “il giorno immediatamente successivo al voto”.

    Anche il primo ministro di Gibilterra Fabian Picardo ha dichiarato che: “se Gibilterra vuole avere accesso al mercato unico europeo e mantenere i diritti attualmente riconosciuti, dovremmo riconsiderare una forma di co-sovranità con la Spagna, qualcosa che in realtà qui nessuno vuole prendere in considerazione”.

    Gli ultimi sondaggi prevedono che la maggioranza degli abitanti della “Rocca”, come viene soprannominata Gibilterra, voterà per rimanere nell’Ue, soprattutto per paura che vengano chiusi i confini con la Spagna.

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