Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Il record di longevità di una persona probabilmente non verrà mai battuto

    Un recente studio comparso sulla rivista Nature suggerisce che, se la durata media della vita media è in aumento, non si può dire lo stesso della sua durata massima

    Di TPI
    Pubblicato il 6 Ott. 2016 alle 17:59 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:34

    Il nome Jeanne Louise Calment non è troppo noto, ma questa
    donna francese si è distinta nella sua vita per un dato piuttosto invidiabile:
    è infatti considerata la persona più longeva di sempre, essendo nata il 21
    febbraio 1875 e morta il 4 agosto 1997, all’età di 122 anni compiuti.

    Calment venne al mondo in un’epoca in cui oggi sembrerebbe
    impensabile vivere, senza alcun oggetto tecnologico tra quelli che usiamo
    quotidianamente: il telegrafo senza fili, che si sarebbe poi evoluto nella
    radio, sarebbe stato inventato nel 1895; la televisione non si sarebbe diffusa
    prima degli anni Quaranta del Novecento; il telefono, secondo la versione che
    lo accredita ad Alexander Bell, sarebbe nato solo nel 1876 (o al massimo nel
    1871, accreditandolo ad Antonio Meucci); il web non sarebbe stato usato dalla
    maggioranza dei cittadini fino agli anni Novanta.

    Se però vivere fino a 122 anni sembra una buona prospettiva,
    un recente studio comparso sulla rivista Nature
    suggerisce che questo record sarà difficilmente battibile, perché se la
    durata media della vita media è in aumento in tutto il mondo, non si può dire
    lo stesso della sua durata massima.

    Gli autori, tre ricercatori dell’Albert Einstein College
    of Medicine, hanno analizzato lo Human Mortality Database, che contiene dati
    sulla mortalità di 38 paesi e centinaia di anni, e hanno notato come la
    percentuale di persone che vivono fino a 70 anni sia aumentata notevolmente dal
    1900, ma non quella delle persone che vivono oltre i cento.

    Secondo i ricercatori, l’età massima della morte in tutti i
    paesi presi in esame ha raggiunto un picco nel 1995, per poi diminuire leggermente,
    e a oggi la probabilità che qualcuno raggiunga i 125 anni è di “meno di una ogni 10mila anni”.

    Nonostante infatti i progressi della medicina possano
    assicurare una minore mortalità prematura, lo studio sostiene che nei nostri
    corpi si accumulino troppi danni col passare del tempo, e sia normale per i
    nostri organi non funzionare più in modo efficiente superata una certa età,
    anche con le cure migliori. Per aumentare il limite naturale della longevità, avremmo
    bisogno di modificare radicalmente la nostra genetica.

    Qui sotto, due grafici riportati dalla testata Vox sulle statistiche relative alla longevità negli ultimi anni:

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version