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    Ancora tensione in Medio Oriente, 350 missili lanciati da Gaza verso Israele, che risponde con raid aerei: almeno 22 i morti

    Il premier israeliano Netanyahu, intanto, ha lanciato un monito: "Fermatevi o continueremo a colpire senza pietà"

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 13 Nov. 2019 alle 13:52 Aggiornato il 13 Nov. 2019 alle 15:50

    Continua il lancio di razzi da Gaza, Israele risponde con i raid: 22 morti

    Ancora tensione tra Gaza e Israele con i palestinesi che continuano a lanciare razzi e gli israeliani che rispondono attraverso raid aerei che, fino ad ora, hanno provocato 22 morti.

    Tutto ha avuto inizio nella giornata di ieri, martedì 12 novembre, quando Israele ha annunciato di aver ucciso in un raid il comandante della Jihad islamica palestinese Baha Abu al-Ata. Una morte confermata anche dalla stessa Jihad islamica che ha promesso una risposta immediata: “La nostra reazione farà tremare l’entità sionista”.

    Gaza: ucciso comandante Jihad islamica, decine di razzi lanciati verso Israele come rappresaglia

    Subito dopo l’attacco, infatti, numerosi missili sono stati lanciati da Gaza verso Israele. Secondo quanto affermato dalla radio pubblica israeliana Kan, dall’inizio delle ostilità sono stati lanciati 350 razzi.

    Nella giornata di oggi, i missili sono stati lanciati contro le città israeliane più vicine a Gaza, tra cui Ashkelon e Sderot. Nella zona industriale di Sderot un razzo palestinese ha colpito uno stabilimento alimentare, ma senza esplodere.

    Secondo quanto affermato da Israele, inoltre, il 90 per cento dei missili diretti verso le aree residenziali sono stati intercettati dai missili Iron Dome. Dei razzi non intercettati, invece, il 60 per cento è caduto in aree lontane dalle città.

    La risposta dell’esercito israeliano, comunque, non si è fatta attendere. Gli israeliani, infatti, hanno effettuato diversi raid aerei, in uno dei quali è stato ucciso anche il terrorista Khaled Moawad Farraj, a capo delle Brigate al-Quds.

    Tuttavia, i raid, secondo quanto denuncia il ministero della Sanità palestinese, hanno provocato almeno 22 morti e 70 feriti.

    Il premier uscente Benyamin Netanyahu, intanto, ha dichiarato: “Sarebbe meglio per la Jihad capire ora, credo che il messaggio stia cominciando a passare. Devono comprendere che noi continueremo a colpire senza pietà. Siamo determinati a combattere e a proteggere noi stessi”.

    “Se la Jihad – ha aggiunto Netanyahu – pensa che le salve di razzi o i colpi ci indeboliscano, sbaglia”.

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