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    Un rapporto dell’ONU denuncia gli orrori nei centri di detenzione libici

    Credit: Getty Images

    ONU: "L'Europa non ostacoli le ONG e smetta di collaborare con la Guardia costiera libica e non "

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 26 Mar. 2019 alle 22:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:55

    Nel momento in cui entrano in Libia, i migranti sono sottoposti a orrori inimmaginabili. Questa è la denuncia che si legge in un rapporto dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

    Andrew Gilmour, Segretario Generale per i Diritti Umani ONU, che ha presentato il rapporto davanti al Consiglio per i diritti umani degli Stati Uniti a Ginevra, ha affermato che le relazioni su torture e abusi subiti dai migranti sono tra i più strazianti che abbia mai sentito.

    Gilmour ha raccontato di alcune testimonianze: qualche settimane fa, il Segretario ha incontrato in Niger alcuni rifugiati e profughi liberati dalle carceri della Libia. Come ha riportato Gilmour, “ognuno di loro – donne, uomini, ragazzi e ragazze – era stato stuprato, molti ripetutamente e torturato con la elettricità”.

    “Tutti hanno testimoniato della diffusa tecnica di estorsione, in base alla quale i torturatori costringono le loro vittime a chiamare le loro famiglie, che vengono poi sottoposte alle urla dei loro cari lì che, si dice, continueranno fino a quando pagheranno un riscatto”, ha continuato a raccontare Gilmour.

    A compiere le violenze terribili sono trafficanti e contrabbandieri, ma anche funzionari dello stato libico e membri di gruppi armati. Intanto i migranti dall’Africa continuano ad arrivare in Libia per imbarcarsi e arrivare in Europa. I paesi europei, però, oggi sono sempre meno disposti ad accoglierli e, assieme alla Guardia costiera libica, intercettano le navi su cui viaggiano profughi e migranti e li rispediscono indietro, condannandoli alle violenze e ai soprusi delle carceri libiche.

    Come ha spiegato ancora Gilmour, i migranti così vengono riportati in quei luoghi in cui sono sottoposti a torture e ad altre violazioni dei diritti umani. Sulla base di questi dati, il Segretario Generale per i Diritti Umani ONU ha chiesto che i gruppi non profit tornino a salvare i migranti in mare.

    Gilmour ha sollecitato l’Europa a mettere un punto alla collaborazione con la guardia costiera libica. A rispondere al Segretario ONU è stato Adel Shaltut, incaricato d’affari libico, che si è detto stupito dal fatto che non fosse stato apprezzato il contributo della Libia per aiutare i migranti. Sempre secondo Adel Shaltut i migranti sarebbero vulnerabili ad abusi e violenze perché irregolari.

    Libia, i minori abusati e torturati nei centri di detenzione per migranti finanziati dall’Ue
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