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    Raid israeliano a Gaza: è la terza volta dal cessate il fuoco di maggio

    Raid israeliani nella Striscia di Gaza a maggio. Credit: Ansa
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 2 Lug. 2021 alle 14:27

    Raid israeliano a Gaza: è la terza volta dal cessate il fuoco di maggio

    Israele ha dichiarato di aver colpito una fabbrica di armi di Hamas la scorsa notte, nel terzo raid israeliano nella Striscia di Gaza dall’accordo di cessate il fuoco che lo scorso maggio ha posto fine al peggior conflitto tra lo Stato ebraico e Gaza dal 2014.

    L’esercito israeliano ha dichiarato l’attacco aereo è stato condotto in risposta al lancio di palloni incendiari dalla Striscia, colpendo una fabbrica di armi di Hamas. Il movimento islamico palestinese ha invece affermato che sono stati colpiti siti di addestramento, aggiungendo che non risultano feriti.

    Si tratta del primo raid israeliano nell’enclave palestinese nelle ultime due settimane, dopo che a giugno Israele aveva risposto al lancio di palloni incendiari colpendo diversi obiettivi di Hamas nella Striscia.

    Il lancio di palloni da Gaza è ripreso ieri, causando quattro incendi nei pressi del confine meridionale di Israele, senza provocare danni significativi.

    Prima di arrivare alla guida del governo israeliano lo scorso 13 giugno al posto di Benjamin Netanyahu, negli scorsi anni il nuovo primo ministro Naftali Bennett ha a lungo sostenuto la necessità di rispondere ai palloni incendiari con la stessa fermezza riservata al lancio di razzi.

    Il 18 giugno scorso, dopo uno scambio di attacchi, il capo di stato maggiore israeliano ha ordinato alle forze di essere pronte “per una varietà di scenari tra cui una ripresa delle ostilità”, meno di un mese dopo il cessate il fuoco raggiunto il 21 maggio.

    Durante gli 11 giorni di bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza a maggio hanno perso la vita 256 palestinesi, tra cui 66 bambini. Nello stesso periodo sono morti 13 israeliani, tra cui due bambini, a seguito del lancio di missili da Gaza.

    Negli ultimi giorni Israele ha allentato alcune delle restrizioni imposte sulla Striscia, consentendo l’ingresso di carburante ed estendendo l’area in cui sono autorizzati ad operare i pescatori palestinesi.

    Israele si è ritirata dalla Striscia di Gaza nel 2005, dopo averla occupata durante la guerra dei sei giorni del 1967. Dal 2007, quando il movimento islamico Hamas ha preso il controllo della Striscia, ha imposto un blocco sul territorio che ospita circa 2 milioni di persone, di cui l’80 percento riceve aiuti umanitari.

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