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    Vive per 17 anni con il feto del gemello dentro di sé senza saperlo

    Una TAC del feto trovata nell'addome della donna Credit: Kumar, et al (BMJ Case Reports)
    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 20 Ago. 2019 alle 10:07 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:21

    Una ragazza per 17 anni ha portato il feto del suo fratello gemello dentro di sé

    Si tratta di uno dei rarissimi casi di fetus in fetu, quello registrato in India, dove una ragazza per 17 anni ha vissuto con il feto gemello nel suo stesso corpo, senza accorgersene. Come si legge sui media, la giovane donna ha vissuto per quasi due decenni con una delle condizioni mediche più rare e inquietanti esistenti.

    Il caso della donna è stato reso noto la scorsa settimana: l’inquietante scoperta è stata fatta in seguito a una ecografia condotta sull’addome della giovane. Dentro la 17enne si trovava una sorta di sacca in cui cresceva il “gemello”. Questo feto, secondo i media, aveva i capelli, i denti e persino la colonna vertebrale.

    Il caso rarissimo si verifica quando un gemello fetale assorbe l’altro durante la fase iniziale della gravidanza. Il feto non sviluppa il proprio sistema nervoso, ma di fatto è in grado di rimanere in vita.

    Vive, il feto, diventando di fatto il parassita del fratello. Secondo alcuni studi, invece, il secondo feto altro non sarebbe che una forma complessa di tumore, il teratoma. In ogni caso, di solito questa condizione termina con un aborto, perché il fratello sviluppato non è in grado di garantire il giusto sostentamento del feto.

    In alcuni rari casi, il secondo feto può sopravvivere ma viene presto individuato dai medici, subito dopo la nascita o durante l’infanzia. In tutto sono stati contati solo altre sette casi di adulti con in grembo il secondo feto.

    La scoperta

    L’inquietante esperienza della donna è stata raccontata dai suoi medici alla BMJ Case Reports. La ragazza aveva iniziato a insospettirsi quando sul suo addome aveva visto spuntare una sorta di nodulo duro. Negli anni a venire quel nodulo era cresciuto, tanto da provocare dolore. Quando finalmente la ragazza è stata visitata, all’inizio si era pensato a un tumore. Dalla TAC sul nodulo, però, è venuto fuori che c’erano depositi di calcio che sembravano avere “la forma di vertebre, costole e ossa lunghe”.

    A quel punto i medici capirono di cosa si trattava, procedendo a eliminarlo. Il feto era grande 36 x 16 x 10 centimetri, il più evoluto tra tutti i casi fino a oggi registrati. Il feto è stato subito rimosso e la 17enne si è ripresa rapidamente. Purtroppo, però, i medici non sono stati in grado di estrarre tutte le parti del feto. Alcune tracce sono rimaste all’interno della paziente. Secondo i medici esiste la remota possibilità che queste cellule crescano senza controllo, ma i continui controlli sulla ragazza eviteranno conseguenze importanti.

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