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    La proposta degli europarlamentari tedeschi di multare i paesi UE che non accettano rifugiati

    La responsabile dei controlli di bilancio a Bruxelles sostiene che i paesi membri dell'Ue che non fanno abbastanza per accogliere i rifugiati devono ricevere meno fondi

    Di TPI
    Pubblicato il 10 Ago. 2016 alle 19:22 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:19

    Un gruppo di europarlamentari tedeschi ha proposto che vengano multati con sanzioni economiche quei paesi che non rispettano le politiche dell’Unione europea sui migranti.

    La proposta arriva dalla responsabile dei controlli di bilancio del Parlamento europeo, la tedesca Inge Grässle, la quale sostiene che i paesi membri dell’Ue che non rispettano i valori fondamentali dell’Unione debbono essere multati.

    Un’iniziativa – quella della Grässle – supportata anche dal vicepresidente del Parlamento europeo Alexander Graf Lambsdorff, eurodeputato del Partito liberale democratico.

    “I pagamenti a favore degli stati membri che non rispettano le leggi europee in materia di migranti e che non si adoperano a sufficienza per accettare i richiedenti asilo devono essere interrotti”, ha detto Grässle al quotidiano tedesco Die Welt.

    La proposta sarebbe indirizzata soprattutto a paesi come Polonia e Ungheria.

    La Germania è attualmente il principale paese a finanziare il Tesoro europeo, e lo scorso anno ha versato 14,3 miliardi di Euro in più rispetto a quanti ne abbia ricevuto da Bruxelles, secondo quanto riportato dalla Commissione europea.

    Dopo i tedeschi c’è il Regno Unito con 11,5 miliardi di Euro. La Francia ha contribuito con 5,5 miliardi di Euro, i Paesi Bassi con 3,7 miliardi di Euro e l’Italia con 2,8 miliardi.

    La Polonia ha invece ricevuto 9,4 miliardi di Euro in più rispetto a quanto abbia contribuito a favore di Bruxelles. Tra chi ha guadagnato di più ,oltre ai polacchi, c’è la Repubblica Ceca con 5,5 miliardi di Euro, la Romania con 5,2 miliardi di Euro, la Grecia con 4,9 miliardi di Euro e l’Ungheria con 4,6 miliardi di Euro.

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