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    Il presidente degli Stati Uniti invierà un sms a tutti i cellulari degli americani per testare un sistema di allarme

    Il 3 ottobre l'avviso presidenziale arriverà alle 14.18, ora statunitense

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 18 Set. 2018 alle 16:00 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:40

    Il 3 ottobre l’Ente federale della gestione delle emergenze testerà un nuovo sistema di allarme direttamente sui telefoni cellulari dei cittadini statunitensi. Si tratterà di un “avviso presidenziale” che non si potrà decidere di non ricevere. presidente usa sms allarme

    Il test Wireless Emergency Alert era stato originariamente programmato per il 20 settembre ma è stato rinviato a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Il 3 ottobre l’avviso presidenziale arriverà alle 14.18, ora statunitense.

    Il messaggi verranno inviati tramite il proprio gestore di telefonia mobile. Non è possibile in alcun modo disattivare l’allarme.

    Il sito di tecnologia americano TechCrunch spiega che questi tipi di avvisi sono stati sperimentati per la prima volta nel 2006 sotto il presidente George W. Bush, in modo che la Casa Bianca potesse rilasciare una notifica al pubblico in caso di emergenza.

    I messaggi possono essere inviati a discrezione del presidente, ma mentre gli esperti hanno minimizzato la possibilità che il sistema venga utilizzato in modo improprio, questa è la prima volta che il messaggio arriverà con il titolo “Avviso presidenziale”.

    L’agenzia per le emergenze afferma che sta testando il sistema per “valutare la prontezza” dei messaggio da lanciare in caso di emergenza nazionale e per “determinare se sono necessari miglioramenti”.

    Un secondo test EAS sarà inviato due minuti dopo tramite provider televisivi, radiofonici e cablati. Qualsiasi telefono cellulare acceso nel raggio di una torre cellulare attiva e il cui provider wireless partecipa alla WEA sarà in grado di ricevere il messaggio di prova.

    “Questo è un test del Sistema di allarme di emergenza nazionale. Questo sistema è stato sviluppato da operatori di trasmissione e via cavo in cooperazione volontaria con l’Agenzia federale di gestione delle emergenze, la Commissione federale delle comunicazioni e le autorità locali per tenervi informati in caso di emergenza. Se questa fosse stata un’emergenza reale, un messaggio ufficiale avrebbe seguito l’avviso che hai sentito all’inizio di questo messaggio. Un messaggio di test di emergenza wireless è stato inviato a tutti i telefoni cellulari a livello nazionale. Alcuni telefoni cellulari riceveranno il messaggio, altri no. Non è richiesta alcuna azione”. Questo è il testo che verrà inviato ai cittadini.

    Il sistema WEA è lo stesso che viene usato per avvisare il pubblico in caso di allarmi o di situazioni meteorologiche critiche.

    Il test arriva a circa un anno di distanza dal test ai allarme nucleare dello scorso 1 dicembre 2017. In quell’occasione le Hawaii decisero di rimettere in funzione il sistema di allarme e testarlo, facendo così suonare le sirene per 50 secondi.

    La decisione, annunciata dall’Agenzia per le situazioni di emergenza dello stato Usa, era stata presa settimane prima, ma diffusa poche ore dopo il lancio dell’ultimo missile da parte di Pyongyang, avvenuto il 29 novembre 2017 da un’area situata a nord della capitale nordcoreana.

    L’allarme serve per avvisare i cittadini di “stare dentro e attenti”. Alle Hawaii ci sono 385 sirene di avvertimento.

    L’avvertimento dà alle persone 20 minuti per ripararsi in vista di un imminente attacco missilistico.

    Nel test del primo dicembre, il suono delle sirene è stato in gran parte soffocato dal rumore delle onde che si infrangevano lungo Waikiki, il famoso tratto di spiaggia all’ombra del vulcano Diamond Head.

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