Esplosivi e munizioni sono stati rinvenuti nei pressi di un checkpoint della polizia lungo la strada che collega Ankara, capitale della Turchia alla città costiera di Samsun. A renderlo noto, giovedì 25 febbraio 2016, l’ufficio del governatore di Ankara.
Due granate, una mitragliatrice, un Kalashnikov, quattro detonatori, centinaia di proiettili e tre borse di sostanze esplosive sono state trovate a meno di un chilometro dal checkpoint stradale della gendarmeria. Sono in corso delle indagini in merito.
Le forze armate turche hanno sequestrato diverse armi e munizioni nel sudest del paese nel corso degli ultimi mesi. Tuttavia, i sequestri avvengono raramente al di fuori delle province sudorientali abitate prevalentemente da curdi.
Nella regione l’esercito sta combattendo il Pkk in seguito all’interruzione del cessate il fuoco tra lo stato e il gruppo, avvenuto nel luglio 2015.
Il sequestro segue gli eventi di Ankara del 17 febbraio, quando un’auto carica di esplosivo aveva affiancato dei pullman militari fermi a un semaforo. La detonazione aveva causato la morte di 29 persone.
L’attacco era stato rivendicato dai Falchi per la libertà del Kurdistan (Tak), un gruppo armato fuoriuscito dal Pkk.
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