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    Più forti della violenza

    Un progetto della fotografa americana Grace Brown mette in mostra l'incredibile forza d'animo di chi subisce violenze sessuali

    Di Ludovico Tallarita
    Pubblicato il 29 Ott. 2014 alle 11:21 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:34

    Project Unbreakable è un’iniziativa della fotografa americana Grace Brown, che attraverso i suoi scatti vuole “dare una voce alle vittime di abusi sessuali, violenze domestiche e molestie sui bambini”.

    Nel 2011 la fotografa, che aveva 19 anni ed era una studentessa del primo anno alla School of Visual Arts di New York, ha aperto un account sulla piattaforma di micro-blogging Tumblr, ispirata da una vicenda accaduta a una sua amica.

    Da quel momento, ha iniziato a fotografare persone sopravvissute a diversi tipi di molestie mentre tengono in mano un cartello che racconta brevemente cosa è accaduto loro, sfruttando la contrapposizione tra immagine e testo.

    Il progetto si intitola Unbreakable, ovvero indistruttibile, per sottolineare come l’animo delle persone sia in grado di resistere a qualsiasi tipo di violenza subita.

    “All’inizio, non avevo realizzato che un progetto del genere avrebbe svolto una funzione terapeutica. In origine, volevo soltanto mettere insieme le storie e poter dire ‘guardate quante persone sono colpite da un fenomeno del genere’” ha raccontato la fotografa americana.

    Secondo la National Coalition Against Domestic Violence, un’ong che segue il problema della violenza domestica, negli Stati Uniti una donna su cinque e un uomo su 59 hanno subito uno stupro almeno una volta nella vita. Inoltre, viene notato anche come il 9,4 per cento di queste donne sia stata stuprata da una persona a loro vicina.

    “Più tardi ho capito quanto fosse importante per queste persone riprendersi le parole che gli sono state rivolte come forma di abuso, e penso che vedendole in fotografia, questo processo venga solidificato. Alcuni giornalisti hanno descritto il progetto come qualcosa che dà la possibilità alle vittime di avere l’ultima parola”, ha concluso Grace Brown.

    Nel video: un’intervista alla fotografa Grace Brown. 

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