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    Cosa c’è da sapere sul ballottaggio delle presidenziali in Perù

    Gli ultimi sondaggi prevedono che la contesa fra Keiko Fujimori e Pedro Pablo Kuczynski sarà decisa per pochi voti

    Di Giulio Gambino
    Pubblicato il 5 Giu. 2016 alle 16:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:35

    Domenica 5 giugno si svolge in Perù il secondo turno delle elezioni per la nomina del nuovo presidente della repubblica. Secondo gli ultimi sondaggi d’opinione, si profila un testa a testa tra i due candidati arrivati al ballottaggio, Keiko Fujimori e Pedro Pablo Kuczynski.

    Fujimori aveva vinto il primo turno elettorale, tenutosi lo scorso 10 aprile. Kuczynski ha recuperato consensi durante le ultime settimane, rendendo incerto l’esito finale del voto. Il vincitore del confronto rimpiazzerà il presidente in carica Ollanta Humala.

    Keiko Fujimori è la figlia dell’ex dittatore peruviano Alberto Fujimori, in carica dal 1990 al 2000 e attualmente in carcere per crimini contro l’umanità. Ha dichiarato di voler sposare posizioni più moderate, impegnandosi a non percorrere le orme autoritarie del padre.

    Politicamente schierata a destra, ha incentrato la sua campagna elettorale sulla lotta alla criminalità e su una maggiore attenzione alla sicurezza, conquistando i consensi dei nostalgici del fujimorismo. Durante le scorse settimane, numerosi attivisti e semplici cittadini sono scesi in piazza per protestare contro la sua candidatura: Fujimori è infatti considerata da molti peruviani la naturale erede politica del padre.

    Pedro Pablo Kuczynski è un economista settantasettenne, ex funzionario della Banca mondiale, supportato dalle principali forze di opposizione. Politico vicino a posizioni liberali e di centro, ha promesso di ridurre la burocrazia e di aumentare la crescita economica nazionale grazie a misure volte a promuovere gli investimenti privati.

    Anche Mario Vargas Llosa, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 2010, ha dichiarato di votare per Kuczynski. Tuttavia, in molti lo accusano di essere troppo vicino all’elite finanziaria peruviana.

    In totale, sono 23 milioni i cittadini chiamati alle urne su una popolazione di circa 31 milioni di abitanti. Le votazioni avranno inizio alle otto del mattino, ora locale. I 77mila seggi elettorali chiuderanno alle quattro del pomeriggio. Ben 100mila forze dell’ordine sono state schierate per garantire il corretto svolgimento delle votazioni.

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