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    Perché in Arabia Saudita le donne non avevano il permesso di guidare

    Fino al 26 settembre 2017, l'Arabia Saudita era l'unico paese al mondo che non permetteva alle donne di condurre automobili

    Di TPI
    Pubblicato il 27 Set. 2017 alle 19:42 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:25

    Re Salman dell’Arabia Saudita ha annunciato il 26 settembre 2017 che le donne avranno il permesso di guidare la macchina al pari degli uomini.

    L’agenzia di stampa ufficiale dell’Arabia Saudita ha dichiarato che il re ha emesso un ordine supremo per formare un comitato composto dal ministero del Lavoro, il ministero degli Affari esteri e il ministero dello Sviluppo per delineare le linee guida del decreto che permetterà alle donne di guidare.

    Il 30 giugno del 2018 è la data prevista per il primo rilascio delle patenti alle donne saudite.

    La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa saudita in contemporanea a un evento a Washington legato alla casa reale saudita. Non sono mancate infatti le congratulazioni di Donald Trump al Re Salman, come riporta BBC Arabic.

    “È un passo positivo e importante per i diritti delle donne in Arabia Saudita”, ha dichiarato il presidente statunitense.

    L’Arabia Saudita era l’unico paese al mondo, dal 1957, in cui le donne non potevano condurre le automobili. Le ragioni di questo divieto sono legate alla dottrina wahabita che vige nel paese.

    Il wahabismo è difatti un’interpretazione rigida del Corano nell’Islam sunnita, che viola i diritti delle donne.

    Come riporta Huffpostarabi gli sceicchi più estremisti, sostenitori delle dottrina wahabita, ritenevano necessario non consentire alle donne di guidare per le seguenti ragioni:

    Le ragioni che hanno portato il re ad abolire il divieto di guida per le donne sono molteplici, come riporta Al Arabia:

    Al Jazeera, il 27 agosto, ha pubblicato un video diventato virale di una donna saudita vestita con abiti maschili mentre guidava una macchina ribellandosi al divieto.

    Il divieto di guida per le donne era visto dalle organizzazioni per i diritti umani come un simbolo di oppressione che ha danneggiato l’immagine dell’Arabia Saudita a livello internazionale.

    Solo il 12 per cento delle donne in Arabia Saudita lavora. Consentire alle donne di guidare in autonomia le  permetterà di inserirsi maggiormente nel mondo del lavoro.

    Infine come ha dichiarato l’ambasciatore di Riad, a Washington, la società saudita è giovane e dinamica e necessita un cambiamento.

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